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Scuola S. Giuliano, cinque condanne

Processo per il crollo dell'istituto

Sono stati condannati cinque imputati nel processo d'appello per il crollo della scuola Iovine, a San Giuliano (Campobasso). Per il sesto, il costruttore dell'edificio, è stata confermata l'assoluzione di primo grado. La tragedia avvenne in occasione del terremoto del 31 ottobre 2002: nel crollo morirono 27 scolari e la loro maestra. In primo grado tutti gli imputati erano stati assolti.

Le condanne vanno da un minimo di due anni e undici mesi e un massimo di sei anni e dieci mesi. La pubblica accusa aveva chieso condanne con pene variabili dai tre ai sette anni. Alla lettura della sentenza i genitori delle vittime si sono abbracciati commossi e hanno pianto. Alcuni hanno battuto le mani.

Queste le condanne: sei anni e dieci mesi di reclusione per l'impiegato comunale Mario Marinaro - responsabile della pratica per la sopralevazione della cuola - e Giuseppe La Serra, progettista e direttore dei lavori; cinque anni agli imprenditori Carmine Abiuso e Giovanni Martino; due anni e 11 mesi all'allora sindaco Antonio Borrelli, che nel crollo perse una figlia. Per il costruttore dell'edificio, Giuseppe Uliano, è stata confermata l'assoluzione di primo grado. Le condanne sotto i tre anni beneficiano dell'indulto.

Gli avvocati dei condannati hanno preannunciato ricorso in Cassazione. Gli imputati dovranno risarcire i danni alle parti civili, con una provvisionale immediatamente esecutiva: 150 mila euro per ogni famigliare deceduto e 100 mila per i feriti.

Per il pm la scuola - unico edificio della zona crollato con l'evento sismico - era stata costruita violando molte norme edili: gli imputati, a suo parere, avevano agito con negligenza, imperizia e incapacità professionale, tanto da rendere l'edificio "al limite del collasso" per la gracilità delle strutture portanti, già prima del sisma.

"Ora sappiamo chi ha ucciso i nostri figli"
Dura presa di posizione, dopo la sentenza, del Comitato delle vittime del crollo della scuola Jovine di San Giuliano di Puglia. "Ora sappiamo chi ha ucciso i nostri figli - ha dichiarato Antonio Morelli, presidente dell'associazione -. Oggi è stata scritta una pagina storica della giustizia italiana".

Sentenza sarà trasmessa a Procura di Roma
La sentenza di appello per il crollo della scuola di San Giuliano di Puglia sarà trasmessa alla Procura di Roma. Lo hanno disposto i giudici della Corte d'appello di Campobasso. "La presente sentenza - si legge nel verdetto - immediatamente dopo il deposito della motivazione in cancelleria, sia trasmessa alla Procura di Roma ai fini dell'accertamento di eventuali corresponsabilità dello Stato Italiano, in persona dei suoi ministri e/o funzionari, nei fatti di cui è processo, per il denunciato ritardo nella classificazione sismica del Comune di San Giuliano".

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