DUE I DENUNCIATI

Scala dei Turchi, individuati gli autori del danneggiamento

Tra i due denunciati c'è un pluripregiudicato, già condannato per i falliti attentati terroristici alla Valle dei Templi di Agrigento e alla metropolitana di Milano. Nel 2019 era già stato segnalato da Striscia

I carabinieri di Agrigento hanno identificato gli autori del raid vandalico che, nella notte fra venerdì e sabato, ha deturpato la scogliera di marna bianca della Scala dei Turchi di Realmonte. La falesia, candidata a diventare patrimonio dell'umanità Unesco, era stata imbrattata con polvere di ossido di ferro rossa. Sono due i denunciati con l'accusa di danneggiamento di beni avente valore paesaggistico.

Sono dunque bastate poco meno di 48 ore ai carabinieri di Agrigento per dare un nome e cognome ai vandali. Uno è Domenico Quaranta, pluripregiudicato, già condannato agli inizi degli anni Duemila per i falliti attentati terroristici alla Valle dei Templi di Agrigento e alla metropolitana di Milano. A settembre, inoltre, aveva danneggiato con vernice rossa la scogliera di Punta Bianca di Agrigento. 

L'imbrattatore era già stato denunciato da Striscia nel 2019 In passato Striscia la notizia aveva già denunciato Quaranta in tre servizi, il primo andato in onda nel 2019. L'uomo, definito un "imbrattatore seriale", era stato raggiunto dall'inviata Rajae per aver danneggiato diverse opere nell'agrigentino, tra cui diversi vasi in ceramiche posizionati sul lungomare di San Leone.

I militari sono risaliti a lui e a un altro uomo di mezza età, entrambi di Favara, visionando le immagini di videosorveglianza della zona e svolgendo una serie di perquisizioni e verifiche fra Realmonte e Favara, passando anche da Porto Empedocle e Agrigento.

I filmati hanno permesso di accertare che un furgone, un Ford Transit, è giunto di sera alla Scala dei Turchi; poi da quel mezzo sono scese due persone trascinando dei sacchi contenenti la polvere di ossido di ferro. Dopo un'attenta e ripetuta analisi delle immagini, i carabinieri sono riusciti ad acquisire il numero di targa del furgone.

I sospetti dei carabinieri si sono subito concentrati sui due uomini di Favara. Le successive perquisizioni hanno consentito di ritrovare, all'interno dei magazzini ispezionati, guanti sporchi della stessa polvere e ulteriori prove.

Già domenica la Scala dei Turchi era stata ripulita, grazie anche all'intervento di diversi volontari. "Sul posto si sono recati i tecnici del Comune di Realmonte, due funzionari della nostra Soprintendenza e numerosi volontari, che stanno aspirando la polvere, per poi ripulire l'area con l'aiuto di una idropulitrice. Li ringrazio tutti per il generoso atto di civismo e di scrupolosa responsabilità dimostrati", ha detto il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci.