Hong Kong avrà una sua normativa con nuovi crimini sulla sicurezza nazionale, in aggiunta alla legge imposta alla fine di giugno 2020 dalla Cina per reprimere il dissenso dopo le proteste di massa del 2019. Lo ha ufficializzato la governatrice Carrie Lam, presiedendo la prima sessione del Consiglio legislativo rinnovato a dicembre con il voto per i "soli patrioti" e senza l'opposizione pro-democrazia.