Colle, Salvini rilancia un tavolo: dopo l'elezione rimpasto di governo con i leader dei partiti | Letta accoglie l'invito
Ma per avviare i negoziati bipartisan, per il segretario del Pd, bisogna sfilare la candidatura di Berlusconi. Anche il M5s, come i dem, sarebbe favorevole a un Mattarella bis
Mettere "gli assi di briscola" al governo, far entrare "le energie migliori possibili da parte di tutti i partiti". Matteo Salvini rilancia un nuovo tavolo sul Colle ed evoca per la prima volta un rimpasto di governo dopo l'elezione del nuovo presidente della Repubblica (anche se l'auspicio di Draghi a Palazzo Chigi resta). Ma il rimpasto con l'ingresso dei leader potrebbe sparigliare le carte e sbloccare la situazione sulla partita. Enrico Letta apre, ma rimane il veto sulla candidatura di Berlusconi per aprire i negoziati.
Letta evoca Mattarella "E' chiaro a tutti che il patto di governo deve trovare nuova energia", risponde Enrico Letta, che invoca al Colle un profilo alto ed evoca Sergio Mattarella, perché "sarebbe il massimo".
Le ipotesi: con Draghi al Colle premier politico? L'incastro con l'esecutivo è il vero nodo di un'eventuale elezione di Draghi al Quirinale. Con il passare dei giorni anche chi sostiene questa ipotesi si sarebbe convinto dell'impossibilità di proseguire con un altro premier tecnico, mentre si starebbero sondando ipotesi "politiche", magari con i leader in squadra. Le parole del leader leghista lasciano intravedere i ragionamenti già in corso, sotto traccia, tra i partiti proprio sul governo. Salvini sa però che un voto per il Colle con una maggioranza diversa da quella che sostiene il governo rischia di travolgere lo stesso Draghi. E rilancia il tavolo con tutti i leader, chiedendo agli avversari di "togliere veti sui candidati di centrodestra", ben sapendo però che il veto c'è già, su Berlusconi.
I numeri per l'elezione al Quirinale
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