Il contagio corre veloce a Nuova Delhi, un tampone su quattro risulta positivo. Il dato più alto degli ultimi sei mesi. La città finisce in semi lockdown: chiusi tutti gli uffici non essenziali, i bar e i ristoranti. Ai cittadini non resta che darsi allo yoga, unico servizio che le autorità non sembrano limitare ma anzi incentivano con lezioni gratis a distanza.
Le restrizioni alla libera circolazione in città e i dispositivi di protezione individuale proteggono sicuramente dal virus, ma non bastano per restituire pace mentale e spirituale ai cittadini costretti all'isolamento. È qui che entra in gioco l'asso nella manica del governo indiano: la pratica ascetica più famosa al mondo, lo yoga. Corsi online gratuiti sono stati messi a disposizione di chi è costretto a rimanere a casa allo scopo di "rafforzare il loro sistema immunitario".
Il governo indiano è seriamente preoccupato che possa ripresentarsi un'ondata di contagi e morti pari a quella dello scorso anno e ha imposto anche a livello nazionale nuove misure restrittive a fronte di 170mila nuovi casi. Solo nella capitale i contagi sono sei volte superiori a quelli della scorsa settimana.
il primo ministro di Delhi, Arvind Kejriwal, ha affermato che il governo statale organizzerà lezioni speciali di yoga e pranayam per i pazienti positivi al COVID in isolamento domiciliare. Ha detto che lo yoga aumenta l'immunità e l'amministrazione invierà loro un link per le lezioni di yoga in diverse sessioni da tenere a casa. Inoltre tutti gli uffici privati della città invieranno i dipendenti a lavorare in smart working, secondo le nuove linee guida. Le esenzioni saranno concesse solo agli uffici che offrono servizi critici.