Di pensieri suicidi, depressione e solitudine parla "L'enfer" (L'inferno), il nuovo brano di Stromae, presentato in diretta durante il telegiornale della sera sulla prima rete francese TF1. Il cantante belga, che si è allontanato dalle scene per 5 anni, proprio a causa di un esaurimento nervoso, seduto accanto alla conduttrice ha risposto alle sue domande intonando a sorpresa alcuni versi della sua canzone: "Non sono il solo ad essere solo... A volte ho pensato al suicidio e non ne vado fiero. A volte si crede che quello sia l’unico modo per farli tacere, questi pensieri che mi fanno vivere un inferno”.
“Hai lottato per anni con un certo disagio, ne parli senza mezzi termini. Nelle tue canzoni affronti molto anche il tema della solitudine: la musica ti ha aiutato a liberartene?”, gli ha chiesto la giornalista del tg francese e in tutta risposta Stromae ha cominciato a cantare guardando fisso la telecamera.
Un ritorno in televisione piuttosto scioccante per tutti. Paul Van Haver, questo il suo vero nome, originario del Ruanda da parte del padre e belga da parte della madre, ha decisamente scelto una maniera dirompente per lanciare il secondo estratto dal suo prossimo album “Multitude”, che arriverà nei negozi il 4 marzo e per tornare ufficialmente in scena.
Catapultato in cima alle classifiche internazionali, nel 2009 quando aveva 24 anni con “Alors on danse”, tratta dal disco di debutto "Cheese", Stromae è diventato in pochissimo tempo una popstar da oltre 3,5 milioni di copie, 15 Dischi di platino e un Disco di diamante. I brani successivi “Papaoutai”, “Formidable”, cantata al Festival di Sanremo 2014 quando fu ospite d'onore di Fabio Fazio, e “Tous les mêmes” ne hanno consolidato il successo pur non raggiungendo i picchi della prima hit. Ma dopo l’album “Racine carrée”, il primo pubblicato dopo “Alors on dance”, e finito al primo posto della classifica di vendita in Italia, Stromae è improvvisamente scomparso dalla scena.
In alcune interviste lui stesso ha giustificato il suo silenzio parlando di "scompensi psichici" e "stati d'ansia" dovuti anche all'inaspettato successo e ai ritmi di lavoro stressanti: “Ho fatto troppo. 210 concerti in due anni. Troppo. Mi ha portato ad un burn-out, ad un esaurimento. Ero arrivato al limite. È davvero brutto e destabilizzante non poter più fare affidamento alla propria psiche”.
La prossima estate Stromae tornerà anche sul palco, dal 25 al 30 agosto tra gli artisti che si esibiranno al Rock en Seine di Parigi, mentre il 20 luglio al Milano Summer Festival.