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Cina, Omicron minaccia le Olimpiadi: un cluster alle porte di Pechino

A poche settimane dai giochi invernali 2022, nella città di Tianjin sono stati accertati i primi casi della contagiosa variante nel Paese

Ansa

Massima allerta in Cina. La minaccia di Omicron è adesso reale. Nonostante la rigida strategia "zero Covid" che negli ultimi mesi ha imposto il lockdown a milioni di persone anche a fronte di un basso numero di infezioni, la contagiosa variante è riuscita a entrare nel Paese a poche settimane dall'inizio dei Giochi olimpici invernali. I primi casi a Tianjin, città 140 km a Sud-est di Pechino.

Il primo focolaio locale di Omicron preoccupa non poco i funzionari cinesi che a poche ore dall'annuncio della presenza di due casi accertati a Tianjin hanno constatato l'esistenza di altri contagi da Omicron anche in aree più lontane da Pechino. Altri due casi collegati sono infatti stati registrati ad Anyang, nell'Henan.

Misure precauzionali - Il Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie di Pechino ha consigliato ai residenti della capitale di non visitare Tianjin e a quelli di quest'ultima di evitare di recarsi a Pechino. Ai pendolari tra le due città è stato consigliato lo smart working. E a disincentivare gli spostamenti in treno è arrivato il blocco dell'acquisto dei biglietti online. Il Centro ha anche ordinato alle persone arrivate a Pechino da Tianjin dal 23 dicembre di presentarsi alle comunità residenziali, ai datori di lavoro o agli hotel per il monitoraggio sanitario e i test Covid. Per quanti arrivati da aree ad alto rischio di Tianjin, invece, la disposizione è quella dell’auto-isolamento a casa.

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