Covid, cresce il numero di prime dosi: sabato 69mila vaccini | Figliuolo: "23 milioni di dosi booster"
Il generale chiede alle Regioni una finestra straordinaria per gli over 50: "In alcune Regioni, come la Lombardia, si stanno programmando vaccinazioni anche di notte"
Continua la corsa delle prime dosi di vaccino anti-Covid: sabato ne sono state somministrate 68.990, il numero più alto dal 15 ottobre, quando furono 71.033. Anche due giorni fa il livello di prime iniezioni era stato elevato (66.565), un valore del 60% superiore rispetto alla media giornaliera registrata nella settimana precedente. Sono ancora oltre 5 milioni gli over 12 senza vaccini.
Finestre speciali per gli over 50 - La vaccinazione degli over 50, obbligati per decreto ad avere il Green pass, merita una considerazione a parte: "Ho inviato alle Regioni una circolare per attivare delle finestre straordinarie di vaccinazioni per gli over 50". Il generale ha parlato di "vaccinazioni straordinarie che verranno fatte negli hub ma ci saranno anche giornate dedicate. In alcune Regioni, come la Lombardia, si stanno programmando vaccinazioni anche di notte mentre, dove sarà possibile, si procederà con inoculazioni senza prenotazioni", ha aggiunto.
Italia ai primi posti in Europa per le dosi booster - Il generale Figliuolo ha spiegato che "su una platea già vaccinata di 46,6 milioni circa, abbiamo fatto quasi 23 milioni di booster. Vuol dire che siamo quasi al 50% di quella platea e al 38% della popolazione generale, una percentuale che ci trova ai primissimi posti in Europa". La settimana precedente, ha aggiunto, "abbiamo raggiunto 3 milioni di somministrazioni di vaccino. Il target per la prossima settimana è di 540mila al giorno e a quella successiva arriveremo a 600mila. Possiamo assumere che in 20 giorni faremo dagli 11 ai 13 milioni di dosi, almeno 450mila al giorno di booster", ha detto.
"A gennaio 27 milioni di dosi" - Il commissario, secondo cui "la stragrande maggioranza delle persone ospedalizzate e in terapia intensiva non sono vaccinate", ha poi sottolineato che le scorte non mancano. "Abbiamo fatto le scorte, da gennaio abbiamo una disponibilità di più di 27 milioni di dosi. La macchina sta funzionando, il problema è vaccinare quelli che non hanno mai visto il siero, persuaderli con tutti i mezzi", ha detto. Poi ha detto che sono in arrivo altre 40mila confezioni di pillole anti-Covid Molnupiravir, che si sommano alle quasi 12mila già distribuite e che "andranno ai pazienti che hanno maggiore probabilità di un esito grave della malattia".
"Funziona la barriera dei vaccini" - Secondo Figluiolo la variante "Omicron ha scombussolato tutti i piani" per cui "i contagi sono tanti" anche se "sono legati anche alla quantità di tamponi che viaggiano a una media di oltre un milione e duecentomila al giorno". In ogni caso però "la crescita esponenziale dei contagi si accompagna a una crescita lineare di ospedalizzazioni e terapie intensive. Se confrontiamo i dati di oggi con quelli dell'anno scorso, osserviamo che con un decimo dei contagi avevamo quasi il doppio di ospedalizzazioni e terapie intensive. Ciò significa che la barriere dei vaccini ha funzionato: nei 120 giorni la barriera tiene molto", ha spiegato.
Scuole sicure - Una considerazione anche sul ritorno in classe, visto che a lungo si è discusso, e si continua a discutere, dell'opportunità o meno di riprendere le lezioni in presenza. Secondo Figliuolo il ritorno a scuola "è importante" e gli istituti sono stati definiti "luoghi sicuri con mascherine e distanziamento: le lezioni in presenza sono importanti anche da un punto di vista di equità sociale" perché "ci sono realtà sul territorio, come alcune aree del Sud, in cui c'è ancora poca possibilità di accedere al wifi"-
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