LA LOTTA ALLA PANDEMIA

Vaccini, venerdì triplicate le dosi agli over 50 | Iss: per i No vax il rischio di finire in terapia intensiva è 25,6 volte superiore

In una settimana i contagi potrebbero arrivare a 400mila. Preoccupa la pressione sugli ospedali: in Campania stop ai ricoveri non urgenti

Venerdì sono state somministrate 65mila prime dosi di vaccino anti-Covid, il 60% in più rispetto alla media giornaliera registrata la settimana precedente. Il dato più interessante è quello che riguarda gli over 50, obbligati per decreto ad avere il Super green pass: a questa fascia d'età sono state effettuate 15.239 dosi, il triplo di quelle somministrate nei sette giorni precedenti. Lo riferisce la struttura del commissario Francesco Figliuolo

I primi effetti del decreto sulla campagna vaccinale arrivano mentre a variante Omicron sta spingendo la curva dell'epidemia di Covid-19 sempre più in alto in Italia, con i casi in costante aumento da 11 settimane consecutive. In sette giorni, rileva l'Iss, il tasso di nuovi contagi è raddoppiato e  questo significa che la prossima settimana si potrebbero raggiungere 400mila casi. Un numero troppo alto per riuscire a tracciali, come rileva il fisico Giorgio Sestili, secondo cui l'unico parametro per avere una misura dell'epidemia resterebbe quello dei ricoveri.

I dati dell'Iss confermano anche l'efficacia dei vaccini, in particolare nel contenere i ricoveri soprattutto in terapia intensiva. Il monitoraggio indica infatti che i ricoveri nelle rianimazioni per Covid-19 sono 25,6 volte più numerosi nei non vaccinati rispetto a coloro che hanno avuto tre dosi di vaccino. Sempre l'Iss indica che è in aumento da due settimane la percentuale di casi tra operatori sanitari rispetto al resto della popolazione, e nell'ultima settimana sono stati oltre 6mila in più, passando dall'1,8% al 2,1% del totale dei casi.

Anche per questo l'attenzione è sulle strutture ospedaliere. Sulla base dei dati dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) relativi alla capienza dei ricoveri nei reparti ordinari e nelle terapie intensive al 7 gennaio, il matematico Giovanni Sebastiani, del Cnr, ha calcolato che dieci Regioni nelle prossime due settimane potrebbero avere numeri tali da superare le soglie per entrare nella zona arancione. Preoccupa in particolare la situazione in Campania, dove da lunedì sono stati sospesi tutti i ricoveri programmati non urgenti e rinviabili.