Tutto pronto a Firenze: alla Fortezza da Basso dall’11 al 13 gennaio 2022 va in scena la 101esima edizione di Pitti Uomo. Saranno tante le novità, tra designer emergenti e brand affermati. Pitti Immagine Uomo 101 e Pitti Immagine Bimbo 94 si svolgeranno in contemporanea e saranno un’occasione imperdibile per parlare di moda e tendenze, con ospiti internazionali ed eventi affascinanti.
Un'edizione simbolica - Come ha spiegato Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine, l'edizione numero 101 vuole anche essere "un contributo alla ripresa della moda italiana e del commercio internazionale". Il persistere della pandemia globale, infatti, è un aspetto con cui continuare a fare i conti, su tutti i fronti: "Il salone aprirà in completa sicurezza, con un'attenzione che è stata molto apprezzata dai visitatori già la scorsa estate", ha detto Raffaello Napoleone.
Un evento unico al mondo - Quello che andrà in scena sarà un formato espositivo rinnovato ma sempre mantenendo ferme le caratteristiche di selezione, cura e impatto comunicativo che rendono Pitti Uomo un evento unico al mondo: "Resta il punto di riferimento mondiale della moda e del lifestyle maschile, per cui questa 101esima edizione assume anche un valore simbolico", ha concluso Napoleone. Perché nonostante le difficoltà legate al momento storico che stiamo vivendo, le aziende rispondono con entusiasmo, energia e qualità. La presenza di marchi asiatici sarà ancora limitata ma quella di brand mediorientali, russi e nordamericani sarà importante.
Tre percorsi, partendo dal classico – Ma come è organizzato l'evento? Innanzitutto occorre sapere che quello che si svilupperà all'interno della Fortezza dal Basso sarà un vero percorso tra le collezioni che si articola in 3 macro aree: si tratta di tre percorsi speciali capaci di definire e raccontare le diverse anime del menswear del giorno d’oggi. Si parte dal "Fantastic classic", l’evoluzione del classico nelle sue sfumature innovative e contemporanee. La base è quella dei codici del classico maschile: partendo da qui, una selezione di brand autorevoli ricercano dettagli e accostamenti del tutto nuovi, in un'inedita sperimentazione di temi senza tempo. Perché un guardaroba ineccepibile deve comunque guardare oltre la tradizione.
"Futuro maschile" - E a proposito di classico sapientemente unito alla contemporaneità, una novità imperdibile di questa edizione è "Futuro maschile", da sempre sezione seguitissima di Pitti Uomo ma quest'anno progetto di punta con un ricchissimo storytelling. Quello che prende forma al Piano Attico, infatti, è un viaggio tra stili evoluti del menswear contemporaneo. Uno stile elegante ben oltre il formale che fa l’occhiolino alle necessità dell’uomo di oggi tra crossover e abbigliamento disinvolto. Ma con la consapevolezza di un’attitudine sempre attenta al giusto mix tra sportivo e classico.
Outdoor tra libertà e comfort - Sport e streetwear possono avere un punto d'incontro? Certo che sì, perché la passione per l'outdoor è un territorio senza confini: e in questo spazio, privo di linee di demarcazione nette, si muovono brand simbolici, grazie alla loro capacità di coniugare libertà e comfort mantenendo come punto fermo un design elegante, contaminato dal vintage ma innovativo, energico e persino tecnologico. Tutto questo è Dynamic Attitude, il secondo percorso di Pitti Uomo.
Superstyling e sostenibilità - C’è sempre uno stile che anticipa le tendenze: ma servono scelte stilistiche fuori dai soliti canoni, serve abilità sartoriale e soprattutto una visione in costante trasformazione. Così identità finisce per fare rima con creatività. Il terzo percorso, "Superstyling" unisce la ricerca stilistica e lo studio dei materiali con proposte che attraversano le stagioni. "Superstyling" prevede un’area speciale: "Sustainable Style", arrivato alla sua quarta edizione: è un progetto espositivo firmato dalla fashion journalist Giorgia Cantarini, che presenta una selezione di brand, frutto di uno scouting tra le giovani realtà e i designer più alla moda che realizzano le loro creazioni seguendo criteri di ecoresponsabilità.