Covid, Beppe Grillo: "Sbagliata strategia basata solo sulle vaccinazioni, obbligo evoca immagini orwelliane"
Per il fondatore del Movimento 5 Stelle, il bilancio delle scelte fatte per gestire la pandemia "da gran parte dei Paesi occidentali è deludente"
"Si sono limitati a puntare tutto sulle vaccinazioni, quando è ormai evidente che questa sola strategia non possa bastare". Lo sostiene il fondatore del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, in un post sul suo blog. "Essere soggetti a controlli del governo centrale, e ancor più a trattamenti sanitari obbligatori, evoca immagini orwelliane che pesano molto psicologicamente", precisa.
"Il bilancio delle strategie dei Paesi occidentali è deludente" "Si avvicina il secondo anniversario della pandemia ed è tempo di fare un bilancio. Ecco la mia", esordisce Grillo sul suo blog. "Il bilancio delle strategie adottate da gran parte dei Paesi occidentali è deludente. In primo luogo perché quasi nessuno di essi ha adottato una strategia di contagi zero o tendenti allo zero, sopportando costi sociale ed economici molto superiori a quelli dei Paesi che la hanno adottata".
"Puntare tutto sui vaccini non basta" "In secondo luogo - prosegue Grillo - perché si sono limitati a puntare tutto sulle vaccinazioni, quando è ormai evidente che questa sola strategia non possa bastare. In terzo luogo, perché hanno sottovalutato le implicazioni delle restrizioni sia sul piano di diritti umani che sono capisaldi delle democrazie liberali, sia sul piano dei loro metodi di attuazione, che ben avrebbero potuto rispettare meglio la libertà di scelta degli individui e delle organizzazioni e delle comunità a cui fanno capo".
"Obbligo vaccinale evoca immagini orwelliane" Tornando quindi sul tema delle misure anti Covid e dei diritti, Grillo ha sottolineato come, secondo lui, "essere soggetti a controlli del governo centrale, e ancor più a trattamenti sanitari obbligatori, evoca immagini orwelliane che pesano molto psicologicamente. Viceversa, lasciare decidere alle organizzazioni e/o alle comunità quali misure adottare appare nel pieno spirito di un ordinamento liberale e democratico. Senza contare - scrive - che la quasi totalità di queste organizzazioni e comunità finirebbe probabilmente per adottare misure ben più restrittive di quelle che potrebbero essere ragionevolmente adottate da un governo centrale".
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