“Quando ho saputo la notizia della scomparsa di Paolo sono scoppiata a piangere. È un dolore incredibile, sono molto provata”. Sara Ricci, ospite sabato 8 gennaio a "Verissimo", ricorda commossa il collega Paolo Calissano, trovato morto lo scorso 29 dicembre per cause ancora da accertare: “La morte di Paolo non è stata qualcosa di voluto. So che aveva voglia di riscattarsi. Per lui c’erano anche delle nuove prospettive di lavoro. Recentemente aveva fatto dei provini e stava ottenendo dei risultati”. E prosegue: “Sono arrabbiata con le persone che si sono approfittate di lui, sono dei maledetti. Per soldi hanno fatto in modo di circondarlo di determinate sostanze”.
In vita Paolo, infatti, ha dovuto fare i conti con l’abuso di sostanze, un problema che secondo Sara è scaturito da un profondo senso d'inquietudine covato sin dall’infanzia: “Paolo è finito in questa situazione perché era depresso. Con me, fuori dal set, si lamentava spesso anche se agli altri si mostrava sempre preparato, lucido e un gentiluomo. Credo che il suo malessere nascesse dai primi di anni di vita, a causa dei suoi genitori”.
Sara aveva conosciuto il collega durante le riprese della soap ‘Vivere’. Da quel momento tra i due era nata una sintonia speciale che l’attrice porta ancora nel cuore, nonostante gli ultimi anni passati lontani: “Nell’ultimo periodo c’eravamo un po’ persi, ma fino a qualche anno fa lo incontravo a Roma perché abitavamo nella stessa zona. Quando lo vedevo era una gioia e stava bene”. E conclude: “Siamo stati una coppia molto amata dal pubblico. Tra di noi c’è stato un grande amore del tipo ‘amicale’”.
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