Pavese di nascita, ma milanese d'adozione, Desirèe Fiamberti ricopre un ruolo apicale in Econocom, player europeo per la trasformazione digitale e tecnologica delle aziende attraverso il disegno e la fornitura di soluzioni in ambito ICT.
Desirèe, lei è una manager di successo, ma è molto giovane.
Ho 33 anni e ho costruito la mia carriera già durante gli studi universitari. Sono una persona in costante evoluzione, di grande dinamismo e alla continua ricerca di nuovi stimoli, ma anche in costante formazione con una gran voglia di imparare.
Vive e lavora a Milano, ma le sue origini non sono meneghine.
Sono nata e cresciuta a Pavia, nella zona dell’Oltrepò. Una terra bellissima, ma un contesto che ho dovuto lasciare per indirizzare la mia vita professionale sulla grande città, che trovo decisamente più adatta a me grazie agli stimoli che mi può dare, e lo studio delle discipline economiche e di marketing in una prestigiosa università privata milanese.
Il suo interesse verso le tematiche del management è stato forte sin da subito.
Sì, e unitamente a questo, anche l’attrazione per il settore del fashion e del lusso nonché l’interesse sentito verso il mondo digitale, ovvero il suo impatto sulla vita delle persone. Per questo motivo, ancora prima di laurearmi, ho iniziato alcuni progetti speciali per un importante brand del lusso e per una rilevante media agency dove ho potuto approfondire e analizzare la coerenza tra la customer experience online e offline di sei brand della moda di importanza internazionale, assecondando nello stesso tempo quella che è la mia propensione e attitudine.
Non si è fermata qui, però.
Dopo un paio d’anni nel settore della moda ho sentito la necessità di affrontare nuove sfide e capire meglio le opportunità del digitale dal punto di vista delle aziende che sono specializzate in questo campo. Ho curiosato sul web e ho conosciuto Econocom, che mi ha subito interessata per il suo posizionamento distintivo e ho trovato vicina ai miei interessi: mi sono candidata e sono stata scelta, su più di mille candidati. Una bella soddisfazione e un cambio di campo radicale, perché sono passata dal mondo consumer a quello dei servizi alle aziende.
Il suo percorso è stato di crescita costante e continua.
Ho iniziato nell’ambito della comunicazione per poi assumere responsabilità crescenti nel marketing e nella CSR. Il mio obiettivo oggi è creare valore per il brand, comprendere e soddisfare pienamente le esigenze dei clienti, con uno sguardo attento all’internal marketing e all’employer branding, ovvero nel mio ruolo sento fortemente la responsabilità di creare una cultura interna solida, che sia stabile e condivisa da tutti i collaboratori, capace di suscitare un robusto senso di appartenenza.
Donne e digitale, sembra quasi un ossimoro.
Purtroppo, nel settore del digitale la presenza femminile è davvero molto ridotta: pensi, ad esempio, che secondo l’edizione 2021 del Women in Digital Scoreboard della Comunità Europea solo il 18% degli specialisti dell’Information and Communication Technology è donna in tutta Europa e, per quanto riguarda l’Italia, nello studio “Il divario digitale di genere”, realizzato dall’Università Bocconi, Plan International e il supporto di Unicredit Foundation, questa è al 25° posto su 28 Paesi dell’Unione per parità di genere digitale. Io in prima persona ed Econocom, ovviamente, stiamo lavorando per riportare una situazione di equilibrio. Basti pensare che nel 2021 il 40% delle donne in Econocom è a capo di dipartimenti aziendali. Il mio, per esempio, è un team molto trasversale, che va oltre i confini territoriali, e nello stesso tempo l’azienda è stata riconosciuta come una delle migliori in quanto a parità tra i sessi sia a livello di retribuzioni, sia in relazione ai ruoli, alle promozioni e alle possibilità di carriera: combattiamo ogni discriminazione di genere con grande impegno, basiamo il recruiting e lo sviluppo di carriera sulle competenze del singolo individuo, nella consapevolezza che la diversità contribuisce all’apertura e alla performance collettiva.
Non solo digitale: so che ama molto anche la musica.
Sono una vera appassionata di musica: suono il pianoforte, mi piace la danza, contesto permettendo sono un’assidua frequentatrice di tutti gli eventi musicali e, in passato, abbiamo anche creato una band aziendale. Per conciliare queste due mie anime, ho anche frequentato un corso in Marketing, Management e Comunicazione della Musica per comprendere ancora più da vicino e applicare le mie competenze al settore: non smetto mai di studiare, lo ripeto.
Tempo libero gliene resta?
Ammetto di aver fatto una scelta piuttosto radicale dedicandomi quasi totalmente al lavoro, per cui tempo libero ne ho davvero poco. Tuttavia, per avere attenzioni e coccole, ho cani e gatti che mi fanno costante compagnia.
Un suggerimento alle ragazze che desiderano intraprendere un percorso di carriera?
Le persone hanno il potere di scegliere: bisogna trovare il modo di far corrispondere i propri valori e i propri principi al progetto a cui si è interessati. Abbiamo sempre la possibilità di scegliere il contesto in cui poterci esprimere e lasciare il segno.
Una curiosità: nel suo armadio non può mancare…?
Adoro le borse: ne ho tantissime e le cambio tutti i giorni. Ho una autentica addiction per quelle dello storico brand milanese, che personalmente trovo abbia borse versatili e adatte sia ai look da giorno con le tracolle, sia a quelli più sofisticati della sera con le clutch.