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Covid, in Italia 61.046 nuovi casi con 278.654 tamponi e 133 morti

Il tasso di positività si attesta quindi al 21.9%, in forte aumento rispetto al 13% del giorno precedente. Guarite 12.164 persone

Nelle ultime 24 ore in Italia si sono registrati 61.046 nuovi casi a fronte di 278.654 tamponi effettuati (sabato i contagi erano stati 141.262 con 1.084.295 test). Il tasso di positività si attesta quindi al 21.9%, in forte aumento rispetto al 13% del giorno precedente. Lo riporta il ministero della Salute, secondo cui i morti sono 133, che portano il totale dei decessi dall'inizio della pandemia a 137.646. Guarite 12.164 persone.

La situazione negli ospedali - Sono 1.319 i pazienti in terapia intensiva in Italia, 22 in più in 24 ore nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 104. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 11.756, ovvero 491 in più rispetto a ieri.

Aumentano ricoveri in 8 Regioni: Liguria verso zona arancione - Secondo gli ultimi dati diffusi da Agenas, in un solo giorno le percentuali dei posti letto occupati nei reparti ordinari o in terapia intensiva sono salite in 8 Regioni. La Regione che si avvicina di più alla zona arancione è la Liguria (già in giallo), con il 22% dei posti occupati per Covid in terapia intensiva - oltre la soglia limite del 20 - e il 28% (+1), a soli 2 punti percentuali dalla soglia limite del 30.

Aumento anche in Lombardia - Anche in Lombardia l'aumento è dell'1%, sia in terapia intensiva (ora al 15%), che in area non critica (19%). Nelle Marche le percentuali sono al 19% (+2) e 22% (0), in Abruzzo 12% (+1) e 14% (+1), in Emilia-Romagna 14% (+1) e 15% (0), in Sicilia 12% (+1) e 21% (+1), in Toscana 14% (+1) e 13% (0), in Umbria 9% (-1) e 20% (+2) e nella provincia autonoma di Trento 22% (+1) e 20% (0). La media nazionale è stabile, con il 14% di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e il 18% in area non critica. Nelle altre Regioni il dato è stabile o in leggero calo, in alcuni casi anche a causa dell'attivazione di nuovi posti letto nei reparti, che fanno così diminuire le percentuali di occupazione. 

Covid, in coda per ore in attesa del tampone: la scena che si ripete ogni giorno a Milano

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Come ogni giorno, da un paio di settimane a questa parte, i centri tampone dell'Asst Santi Paolo e Carlo di Milano - come quelli di tutto il capoluogo lombardo - sono presi d'assalto da migliaia di persone alla ricerca di un test molecolare. Lunghissime le code fin dal primo mattino, sia fuori dalle strutture appositamente allestite negli ospedali di San Carlo e San Paolo sia nel drive trough di Trenno, provocate soprattutto dai tanti - solitamente quelli più insofferenti fanno sapere dalla Asst - che sperano di effettuare un tampone pur senza avere una regolare prenotazione.

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