Sulle tavole degli italiani, dopo le feste di fine anno, sono rimasti avanzi per un valore di 400 milioni di euro. A stimarlo è Coldiretti, secondo cui però quasi il 90% delle famiglie rimette in tavola (o surgela per un utilizzo successivo) gli avanzi dei cenoni, mentre solo l'1% butta tutto nella spazzatura. Per il cenone di fine anno, secondo l'associazione, gli italiani hanno speso 2,6 miliardi di euro, il 52% in più rispetto allo scorso anno.
Secondo Coldiretti, quasi otto italiani su dieci (il 79%) utilizzano gli avanzi nei giorni successivi mentre 11 su cento li mettono in freezer. Ci sono anche otto famiglie su cento che non avanzano niente mentre una su cento dona quello che resta in beneficenza.
Al cenone una media di 6,3 persone - Al cenone di fine anno c'erano in media 6,3 persone a tavola, secondo le stime di Coldiretti, quasi il doppio rispetto a un anno fa (media di 3,7 persone), condizionato dal limite di massimo due ospiti non conviventi. Siamo comunque ancora lontani dal periodo pre-pandemia, quando si facevano tavolate da quasi 9 persone.
Avanzi a tavola, l'ora dei dopo-cenoni - Il tour de force in cucina con polpette e polpettoni a base di carne o tartare di pesce per molti quindi continua con i resti delle feste. "Anche le frittate avanzate - continuano alla Coldiretti - possono dare un gusto particolare a verdura o pasta, senza dimenticare la ratatouille".
Coldiretti consiglia inoltre di caramellare la frutta secca rimasta, che può diventare un ottimo "torrone" mentre con quella fresca si possono preparare pasticciate, marmellate, macedonie. La farcitura con creme è ottima per dare un nuovo sapore ai dolci più tradizionali, come pandoro e panettone.