La prova offroad di Tgcom24

Ford Ranger, tre nuove versioni del pick-up più amato

La trazione è regolabile su tre posizioni: posteriore, integrale con marce lunghe e 4x4 con ridotte

Ford aggiorna la gamma Ranger con tre edizioni speciali, a tiratura limitata e tutte a cabina doppia, che incarnano tre diverse anime e tre diversi stili di utilizzo. La Raptor è una vera “bestia”, la metti in modalità Baja e fai davvero quello che vuoi. Poi cʼè Stormtrak, la più stilosa, e Wolftrak, la più robusta, un po’ meno potente ma versata nei lavori pesanti. Tgcom24 ha avuto il piacere di provarlo presso il Centro Ippico “Il Giglio”, nel pavese, un sito gettonato per le prove in fuoristrada e nei giorni del test drive anche pieno di fango.

Il pick-up più venduto al mondo (e in Italia, vale il 50% delle vendite di pick-up) è ora pronto in queste nuove versioni anche per il nostro mercato. È un mezzo importante, lungo 5.374 mm, ancora vessato dall’assurda normativa italiana che ne lega l’utilizzo all’esclusiva omologazione come autocarro (categoria di veicoli N1), ossia commerciali, anche se di massa complessiva a pieno carico non superiore alle 3,5 tonnellate. Per una ditta questa soluzione garantisce benefici fiscali: detraibilità dell’Iva e di parte delle spese di acquisto e di gestione, bollo scontato, ecc. Il codice però non vieta a un privato di acquistare un pick-up, ma se ti fermano, magari di domenica e con amici a bordo, sono guai! Un tutore delle forze dell’ordine intransigente può elevare una multa (circa 80 euro), e poi tocca a noi far ricorso e far valere la sentenza di Cassazione… Per non parlare di molte assicurazioni, che in caso d’incidente prima pagano e poi si rivalgono nei confronti del proprietario, a meno che la nostra copertura non preveda la clausola di “Non rivalsa”, costa una cinquantina di euro, ma mette al sicuro.

Il punto è che questi veicoli, comprovate esigenze lavorative a parte, hanno un loro innegabile fascino e un pubblico di estimatori in crescita. Non stupisce, dunque, che Ford abbia dedicato una particolare attenzione al Ranger, che oggi si presenta con tre allestimenti esclusivi, motorizzati però dal solo 2.0 turbodiesel, declinato in due livelli di potenza. Iniziamo subito dal top: sua maestà Raptor, che merita un po’ più di attenzione. Questo cattivissimo pick-up, nato per correre, ha un’altezza libera da terra di ben 29 cm, il telaio è stato rinforzato e l’escursione delle sospensioni è cresciuta del 32% sull’avantreno e del 18% sul retrotreno, davanti troviamo gli ammortizzatori Fox con stelo in Ergal di serie, dietro lo schema Multilink.

Il 2.0 EcoBlue biturbo opera a basso regime con i due turbocompressori che funzionano insieme, poi agli alti regimi resta attivo solo quello più grosso a geometria variabile. Sviluppa 213 CV e 500 Nm di coppia massima ed è accoppiato al cambio automatico a 10 rapporti (lo stesso della Mustang), più ridotte. La trazione è regolabile su tre posizioni: posteriore, integrale con marce lunghe e 4x4 con ridotte, poi c’è il differenziale autobloccante posteriore di tipo meccanico e il sistema di controllo della velocità in discesa. Svariate le modalità di guida: normal e sport per l’asfalto; erba/neve, fango/sabbia e roccia per il fuoristrada; poi c’è “Baja”, lo attivi e vai a tavoletta dappertutto. Ranger Raptor è disponibile nelle tinte Blue, Grey e White e presenta finiture specifiche e stripes nere opache, bordate con linee rosse a contrasto su cofano, tetto e lati inferiori della carrozzeria. Curati gli interni, con sedili in pelle “high-grain” e motivi rossi su sterzo e pannello strumenti.

Stesso motore e cambio per Stormtrack, in una visibilissima tinta “Rapid Red”, una versione destinata a chi ama fare sport all’aria aperta e, comunque, la più curata dal punto di vista dello stile, con cerchi da 18 pollici neri. Allestita sul normale telaio della XLT, quindi più basso e privo di sospensioni Fox, è un fuoristrada dotato di un robustissimo telaio, trazione integrale inseribile, ridotte, blocco del differenziale posteriore, sistema di ritenuta della velocità in discesa e modalità di guida sportiva. Internamente troviamo: sedili in pelle premium, con logo Stormtrack, e sistema d’infotainment Sync 3 su schermo touch da 8 pollici. Stesso assetto per Wolftrack, ma con motore monoturbo da 170 CV e disponibilità di cambio manuale. È pensato per chi fa del pick-up un utilizzo lavorativo, senza troppi fronzoli, con cerchi da 17 pollici neri opachi e livrea grigia. Ha pur sempre il Sync3 con touch 8 pollici e i sensori di parcheggio (non la telecamera, presente sulle altre versioni) e mantiene la portata di una tonnellata e una capacità di traino di 3.500 kg.

Abbiamo testato tutte e tre le versioni in fuoristrada, su tracciati impegnativi, con parecchio fango. Il Raptor, ovviamente, è il più divertente e, oltre alla capacità di disimpegno tra discese, twist e quant’altro, è in grado di mandarti a velocità folli, su sconnesso, senza farti troppo accorgere di buche e dossi. Fuoristrada “doc” anche le altre due versioni, che però devono fare i conti con un’altezza da terra ridotta, ma per il resto, nulla da dire. Ranger Raptor Special Edition costa 57.400 euro (ovviamente Iva esclusa, trattandosi di commerciali), il Wolftrack 34.250 e lo Stormtrak 45.000 euro.