A fare i tamponi con i figli "prestati" da amici e vicini (e presumibilmente negativi) per evitare la quarantena. È stata la truffa di un gruppo di persone che si sono presentate al drive through di Mestre, dove erano andati a farsi testare dopo alcuni casi di positività nella classe dei figli.
A raccontare la truffa a "Mattino Cinque News" è Erika Sampognaro, direttrice del Distretto n. 2 di Mestre: "Ci siamo trovati di fronte a persone che portavano a fare il tampone dei figli non loro - ha spiegato - ma ovviamente all'accettazione si sono accorti che le persone in questione non conoscevano i dati personali di questi bambini. Per questo abbiamo introdotto l'obbligo di presentarsi con un documento di riconoscimento valido".