L'eredità - e, in particolare, una casa che dovrà essere divisa tra fratelli, zii e cugini - è stata oggetto di una lite tra famiglie al termine del funerale di un'ottantenne. È accaduto davanti alla chiesa Santa Maria Liberatrice a Testaccio (Roma). Una vera e propria rissa - con urla, spintoni, insulti, pugni (accanto al carro funebre, con la bara già caricata) - che ha portato all'intervento delle forze dell'ordine e anche di un'ambulanza. Lo riporta Il Messaggero.
Tutto è iniziato al termine del funerale, al quale hanno partecipato in 19 (i familiari più stretti). Appena usciti dalla chiesa, i due capo famiglia hanno iniziato a spintonarsi e a urlare: "La casa spetta a me". "È mia non ti devo niente". Dopo numerose segnalazioni, sono arrivati agenti di polizia e carabinieri. "Ho visto uno di loro che sferrava pugni proprio davanti al poliziotto, non si fermava più", ha raccontato un testimone al Messaggero.
È giunta anche un'ambulanza perché una delle sorelle si è sentita male. Le due fazioni della famiglia sono state poi separate e allontanate ed è tornata la tranquillità. "Ho soccorso per primo la signora perché ha avuto un mancamento. Era agitata e spaventata. Ma il cancello l'ho richiuso subito perché la situazione al limite", ha spiegato al quotidiano il sagrestano.
"Sono episodi che non sono giustificabili. Era stato appena celebrato un funerale, sono molto mortificato. Tutto ciò con il Natale appena trascorso. Un'occasione per le famiglie di ritrovarsi e appianare i vecchi rancori" è invece il commento del parroco don Maurizio Spreafico.