La paralisi del sistema dei tamponi ha portato alcune regioni a cambiare le regole di inizio isolamento per chi contrae l'infezione da Sars-CoV-2. L'amministrazione del Lazio è l'ultima in ordine di tempo a decidere che basta un test rapido positivo per dichiarare accertato un caso e cominciare l'isolamento obbligatorio. Non serve più la conferma del tampone molecolare neanche in Veneto, Umbria, Emilia-Romagna, Toscana e Lombardia.
In base all'ordinanza firmata dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, un test antigenico negativo in soggetti sintomatici necessiterà di conferma con un secondo test rapido dopo un periodo compreso tra due e quattro giorni dal primo o con un molecolare su richiesta del medico curante.
In tutta Italia chi è positivo deve isolarsi per almeno 10 giorni, al termine dei quali si deve effettuare un tampone molecolare negativo per terminare l'isolamento. In caso di sintomatologia, bisogna trascorrere almeno 3 giorni senza sintomi prima di poter fare il tampone. Se questo test dovesse essere positivo, dovrebbero passare altri 7 giorni prima di poterne fare un altro. In caso di ulteriore positività, l'isolamento è dichiarato terminato dopo 21 giorni dal primo test o dall'inizio dei sintomi, a patto di non avere sintomatologia da almeno sette giorni.
Il test rapido può essere utilizzato anche per uscire dalla quarantena dopo un contatto stretto con una persona positiva.