Covid, le azioni dell'Ue per affrontare l'impatto della pandemia nel 2021
Ecco cosa ha fatto per la distribuzione dei vaccini e delle cure, per rilanciare l'economia, l'occupazione, la società, i viaggi e i trasporti
Anche il 2021 - come il 2020 - è stato segnato dal Covid. Ecco una carrellata delle azioni intraprese dall'Ue durante l'anno per la distribuzione dei vaccini e delle cure, per rilanciare l'economia, l'occupazione, la società, i viaggi e i trasporti.
Vaccini e cure - Il 6 gennaio, il vaccino anti Covid di Moderna ha ottenuto l'autorizzazione all'immissione in commercio condizionata nell’Ue. Si tratta del secondo vaccino autorizzato, dopo la raccomandazione scientifica positiva condotta dall'Agenzia europea per i medicinali (EMA).
Il 19 gennaio, il Parlamento europeo ha richiesto più chiarezza e solidarietà durante il dibattito sul lancio dei vaccini e la strategia globale UE per i vaccini.
Il 29 gennaio, il vaccino anti COVID-19 messo a punto da AstraZeneca riceve l’autorizzazione all’immissione in commercio. Si tratta del terzo vaccino autorizzato, dopo la raccomandazione scientifica positiva condotta dall'Agenzia europea per i medicinali (EMA).
Il 25 febbraio, in una discussione con le aziende farmaceutiche, gli eurodeputati hanno preteso trasparenza e hanno insistito affinché i contratti vengano rispettati.
Il 9 marzo, gli eurodeputati hanno approvato il programma EU4Health che punta a rafforzare i sistemi sanitari europei per meglio rispondere in futuro alle potenziali crisi.
L'11 marzo, la Commissione europea ha rilasciato un'autorizzazione all'immissione in commercio condizionata per il vaccino anti Covid messo a punto dalla Johnson & Johnson; quarto vaccino autorizzato nell'Ue. L'autorizzazione faceva seguito a una raccomandazione scientifica positiva basata su una valutazione approfondita della sicurezza, dell'efficacia e della qualità del vaccino in questione condotta dall'Agenzia europea per i medicinali (EMA).
Il 7 aprile, l'Ue ha destinato123 milioni di euro del programma Orizzonte Europa per l'innovazione e la ricerca, agli studi sulle varianti Covid.
Per accelerare il dispiegamento a livello globale dei vaccini, il 10 giugno, i deputati hanno chiesto una revoca temporanea della protezione dei diritti di proprietà intellettuale.
Il 21 ottobre, il Parlamento ha chiesto una legislazione per rendere più trasparente il processo di ricerca, acquisto e distribuzione dei vaccini contro il Covid nell'Ue. Secondo i deputati, la diffusione di un maggior numero di informazioni contribuirebbe a contrastare lo scetticismo e la disinformazione sui vaccini.
Il 22 ottobre, la Commissione ha definito un portafoglio di 10 potenziali strumenti terapeutici contro il Covid. L'elenco è basato su un parere scientifico indipendente.
Il 29 dicembre, il Parlamento e il Consiglio hanno raggiunto un accordo provvisorio sull'estensione del mandato del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC). Coordinerà le procedure di raccolta dei dati, svilupperà valutazioni dei rischi e coopererà con la Commissione europea, le autorità nazionali, gli organismi e le agenzie dell'UE e le organizzazioni internazionali.
Economia - Il 28 gennaio, la Commissione europea ha adottato delle misure temporanee per consentire agli Stati membri di garantire che le imprese ottenessero prestiti e sovvenzioni, oltre al sostegno per preservare la continuità dell'attività economica durante la crisi.
Il 10 febbraio, il Parlamento europeo ha adottato il dispositivo per la ripresa e la resilienza di 672,5 miliardi di euro, lo strumento chiave nel piano per la ripresa.
Il 23 luglio, l'Ue ha semplificato le norme per gli aiuti combinati che consentiono agli Stati membri di attuare determinate misure di aiuto senza un esame preliminare da parte della Commissione.
Il 21 ottobre, il Parlamento ha chiesto un aumento dei finanziamenti per i programmi e le politiche che vedono come un contributo alla ripresa post-pandemia.
Il 18 novembre, la Commissione ha prolungato il quadro temporaneo per gli aiuti di Stato fino al 30 Giugno 2022 per permettere ai Paesi Ue di estendere i programmi di sostegno.
Il 25 novembre, il Parlamento ha assicurato ulteriori 479,1 milioni di euro per le sue priorità del 2022, inclusi i fondi per la ripresa post-pandemia e il finanziamento di 200 milioni di dosi attraverso il programma COVAX per la vaccinazione globale.
Occupazione e società - Il 21 gennaio, il Parlamento europeo adotta un accordo per rendere disponibili delle risorse aggiuntive nel 2021 e nel 2022 per cibo e assistenza di base ai più bisognosi.
Il 12 novembre, per evitare carenze alimentari in periodi di crisi, la Commissione ha adottato un piano di emergenza che individua le carenze esistenti e propone azioni per migliorare la preparazione a livello europeo.
Viaggi e trasporti - Il 10 febbraio, il Parlamento europeo ha adottato un accordo con gli Stati membri per permettere alle compagnie aeree di usare almeno il 50% degli slot di decollo e atterraggio previsti per le stagioni estive e invernali del 2021, invece dell'80% richiesto prima della pandemia. La regola "use it or lose it" era già stata temporaneamente sospesa nel marzo 2020 per evitare che le compagnie aeree operassero voli fantasma.
Per agevolare e rendere sicura la libera circolazione all'interno dell'Ue durante la pandemia, il 17 marzo, la Commissione europea ha proposto la creazione di un certificato verde digitale.
Il 25 maggio, Parlamento e Consiglio hanno raggiunto un accordo provvisorio sul certificato e il 9 giugno, i deputati hanno approvato il Certificato Covid digitale dell'Ue per facilitare gli spostamenti all'interno dell'Unione e contribuire alla ripresa economica.
Il 14 giugno, il presidente del Parlamento David Sassoli, il Primo ministro portoghese António Costa e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen hanno partecipato alla cerimonia ufficiale per la firma del regolamento sul certificato Covid digitale Ue, il quale è entrato in vigore Il 1 luglio.
Il 25 novembre, la Commissione ha proposto di aggiornare la raccomandazione sui viaggi non essenziali verso l'Ue dando priorità ai viaggiatori che avevano ricevuto vaccini approvati dall'Ue.
Sempre il 25 novembre, la Commissione europea ha proposto di aggiornare le norme sul coordinamento della libera circolazione in sicurezza nell'Ue, stabilendo un periodo standard di 9 mesi per l'accettazione dei certificati di vaccinazione rilasciati in seguito al completamento del ciclo di vaccinazione primaria e raccomandando di non sottoporre a ulteriori restrizioni coloro che possiedono un certificato valido.
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