Si intitola "All of Us" ed esce per la Fonè/Audiphile Production, il nuovo album di Petra Magoni alla voce e di Ilaria Fantin all'arciliuto. Petra e Ilaria hanno "messo in campo" un progetto originalissimo, con la voce di Petra, una delle più belle del panorama musicale italiano, capace non solo di raffrontarsi, ma anche fondersi con uno strumento antico, ma nel contempo estremamente moderno come l'arciliuto.
Petra e Ilaria hanno lavorato in teatro con Pippo Delbono, nello spettacolo "Il Sangue", un viaggio intimo attraverso la storia di Edipo. Il duo si consolida e crea un repertorio che debutta con grande successo nel 2015 a Quito, in Ecuador, con due sere di sold out. Un viaggio che ripercorre la musica dal 1500 ai giorni nostri. Attraverso la lente delle due artiste "filtrano" canzoni di: Sinéad O’Connor, Fabrizio De André, Domenico Modugno, Joni Mitchell, Deep Purple. La raccolta è introdotta dal singolo “All of me”, personale interpretazione del brano standard jazz, già eseguito in passato da artisti del calibro di Billie Holiday e Louis Armstrong.
A Petra Magoni abbiamo chiesto cosa rappresenta per lei, lavorare con una musicista come Ilaria. "Ho un grande feeling con lei - dice Petra -, non riuscirei a cantare con una persona con la quale non vado d'accordo, come in altri progetti come ad esempio "Musica Nuda" con Ferruccio Spinetti, cerco sempre di avere empatia con chi collabora con me. Ritengo che non esistano confini temporali o di genere nella musica. Per quanto concerne la nostra collaborazione posso dire che è stato l'istinto a guidarci, abbiamo scelto dei brani che ci convincevano e che indipendentemente dal genere: rock, pop, classico o altro; ci coinvolgevano a livello emotivo".
Se dovessi definire "All Of Us", come lo definiresti?
È un album le cui canzoni sono nate in un contesto teatrale, il nostro lavoro è prettamente teatrale, anche se personalmente devo dire che essere anche una cantante lirica mi ha aiutata... La scorsa estate abbiamo già suonato dal vivo molte canzoni contenute nel disco, con grande soddisfazione nostra e del pubblico. Come già accaduto per "Musica Nuda", quello con Ilaria è un progetto nel quale credo molto e che mi piace portare alla gente.
Ilaria ci parla cosi dell'inizio della collaborazione con Petra. "La conobbi nel 2013 - dice la Fantin -, dopo avere scritto una mail, manifestando l'intenzione di collaborare con lei, ebbi la sua risposta nove mesi dopo e il giorno seguente eravamo già in casa sua a Pisa a provare. Successivamente Pippo del Bono la chiamò per il suo spettacolo "Il Sangue", dove era attore e regista ed iniziammo a collaborare con lui".
Mi ha colpito la "modernità dell'arciliuto...
Penso che il mio strumento sia antico ma anche moderno, nel senso che sa adattarsi a stili ed epoche differenti. Nella riuscita del progetto mi ha molto aiutata la duttilità di Petra.
Molto bello il suono di "All Of Us"
Sì - dice ancora Ilaria -, Giulio Cesare Ricci ha posto una grande attenzione all'aspetto tecnico, creando un suono di grande qualità, ma anche molto naturale.