Il piccolo Simon si sveglia, non trova in casa mamma e papà ed esce fuori dalla porta per cercarli. Ma a Vorderweissenbach, un paesino di 330 abitanti dell'Alta Austria, è una serata che tocca i -10 gradi. Troppo gelida per permettere al bimbo di sopravvivere. Simon si accascia a pochi metri dalla destinazione, muore assiderato vicino al garage dei vicini, dove i genitori si trovavano per cena.
Traditi dalla tecnologia. I genitori gli avevano fatto da mangiare molto presto. Poi, lo avevano lasciato dormire tranquillo in casa anziché portarlo con sé nell'abitazione a 50 metri dalla loro, dove avrebbero festeggiato l'arrivo del Natale. Avevano preso tutte le precauzioni: il suo lettino era sorvegliato da una video camera che trasmetteva sul loro cellulare e gli avevano lasciato un baby phone con un pulsante che lo avrebbe messo subito in contatto con la madre, in caso di necessità. Ma non è bastato. Il bambino ha vagato nella notte perdendo conoscenza prima di arrivare dai suoi.
L'allarme è arrivato troppo tardi. Mentre il piccolo Simon si spegneva i genitori credevano fosse al sicuro nella sua cameretta. Si sono accorti della sua assenza solo all'alba, quando non c'era più nulla da fare. Il corpicino del piccolo è stato ritrovato semicoperto dalla neve in mattinata.
La madre 28enne che attende la nascita del suo secondogenito a gennaio è stata ricoverata in ospedale in stato di choc. Per lei e il padre 31enne è stata mossa formalmente l'accusa di omicidio colposo.