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Dalla Conferenza sul futuro dell'Europa al Covid: il 2021 del Parlamento europeo

"La nostra sfida è quella di costruire un mondo nuovo che rispetti le persone e la natura, con un'economia che lavori per il benessere di tutti e non per il guadagni di pochi", ha dichiarato Sassoli nel suo messaggio di Natale

Nonostante la pandemia, il Parlamento europeo ha adattato i suoi metodi di lavoro, in modo da per poter continuare ad agire. "La nostra sfida è quella di costruire un mondo nuovo che rispetti le persone e la natura, con un'economia che lavori per il benessere di tutti e non per il guadagni di pochi. Il Natale è il momento in cui nasce la speranza. Dobbiamo essere quella speranza per tutti coloro che hanno bisogno, per tutti coloro che affrontano l'ingiustizia", ha dichiarato il presidente del Parlamento europeo David Sassoli nel suo messaggio di Natale.

La risposta alla pandemia - In risposta alla pandemia di Covid, i deputati hanno lavorato per rafforzare la resilienza dei sistemi sanitari. Il Parlamento Europeo ha inoltre approvato le regole per il Certificato Covid Digitale dell'Ue, per facilitare gli spostamenti all'interno dell'Unione Europea, e ha supervisionato il progresso dei piani di risanamento.

La Conferenza sul futuro dell'Europa - Gli eurodeputati hanno partecipato attivamente alla Conferenza sul futuro dell'Europa, che punta a coinvolgere nel processo decisionale i cittadini dell'Ue. Proporre e commentare le idee sulla direzione che l'Europa dovrebbe prendere in futuro è possibile tramite la piattaforma digitale della Conferenza.

Nel 2022... - L'anno prossimo, il Parlamento europeo continuerà a lavorare sulle principali sfide che l'Ue deve affrontare, fra le quali la transizione verso la neutralità climatica e la trasformazione digitale.

Il bilancio di Sassoli - Nel corso del 2021 "abbiamo visto nuovi muri, i nostri confini in alcuni casi sono diventati confini tra morale e immorale, tra umanità e disumanità, muri eretti contro persone che chiedono riparo dal freddo dalla fame dalla guerra dalla povertà. Abbiamo lottato accanto a chi chiede più democrazia, più libertà, accanto alle donne che chiedono diritti e tutele, a chi chiede di proteggere il proprio pensiero, accanto a coloro che continuano a chiedere un'informazione libera e indipendente", ha spiegato Sassoli ricordando la reazione della Ue davanti alle sfide che si sono presentate e la costruzione di "una nuova solidarietà".

"Abbiamo finalmente realizzato, dopo anni di crudele rigorismo, che la disuguaglianza non è più né tollerabile né accettabile, che vivere nella precarietà non è umano, che la povertà è una realtà che non va nascosta ma che deve essere combattuta e sconfitta. E' il dovere delle istituzioni europee di proteggere i più deboli e non di chiedere altri sacrifici, aggiungendo dolore al dolore. Oggi l'Europa con il piano di recupero ci dà grandi opportunità di abbandonare l'indifferenza", ha concluso.

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