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Ventimiglia, saluto romano in Consiglio comunale: per un esponente di Fratelli d'Italia serve il "Var"

A denunciare l'episodio è stato il collega di maggioranza, Giuseppe Palmero, eletto con la lista Scullino sindaco. La difesa di Ino Isnardi: "Stavo solo chiedendo la parola"

Ansa

Scoppia la polemica in Consiglio comunale a Ventimiglia per un presunto saluto romano da parte di un consigliere di maggioranza di Fratelli d'Italia, Ino Isnardi. A denunciare l'episodio è un collega di maggioranza, Giuseppe Palmero, eletto con la lista Scullino sindaco. Isnardi si è giustificato dicendo che stava "solo chiedendo la parola". Toccherà ora al presidente dell'assemblea decidere se punire il consigliere, visionando il filmato con l'immagine contestata come si fa al "Var".

Cosa è successo in Aula - L'amministrazione di Ventimiglia è di centrodestra. Palmero stava difendendo il sindaco sull'attività svolta per combattere il Covid, quando è stato interrotto dal presidente per aver pronunciato una parola scurrile. Nel chiedere scusa ha affermato: "Però non posso essere continuamente interrotto quando in Aula ci si saluta con saluti romani", riferendosi al braccio alzato e teso di Isnardi alle sue spalle.

La difesa di Isnardi - Il consigliere di Fratelli d'Italia si è difeso: "Nessun saluto romano. Visto che il presidente del Consiglio comunale non mi dava la parola, ho alzato la mano per chiederla". Pare tuttavia che il consigliere più volte in Aula abbia alzato il braccio in modo da ricordare il saluto fascista.

"Condanniamo il saluto romano, solo un idiota può farlo", hanno fatto sapere dall'amministrazione. Spinosi valuterà la situazione e riguarderà le immagini per stabilire una sanzione per il consigliere. Se così fosse, il caso dovrà essere segnalato alla prefettura e alla procura in quanto il gesto costituisce un reato.

La condanna del Pd - Intanto esponenti del Pd condannano l'episodio e il silenzio del sindaco Gaetano Scullino. "Sono tornate le braccia tese e i  saluti romani in un Consiglio comunale in Liguria. Intervenga il prefetto. Sarebbe opportuno che il sindaco e la sua maggioranza si facessero sentire e censurassero questo gesto indegno con la condanna esplicita di un rigurgito fascista", ha dichiarato la dirigenza del Pd provinciale di Imperia. Dello stesso avviso il deputato dem savonese Franco Vazio: "Siamo in presenza di un fatto ignobile in un luogo istituzionale".

Il precedente (semrpe ligure) di Cogoleto - Il caso ricorda quello accaduto nell'aula consiliare di Cogoleto (Genova), dove durante un Consiglio tre consiglieri di minoranza del centrodestra fecero il saluto romano e si giustificarono dicendo che era solo espressione del voto. Quel giorno, il 27 gennaio 2021, si celebrava la Giornata della Memoria. I tre Francesco Biamonti (Lega), Valeria Amadei (Fratelli d'Italia) e Mauro Siri (indipendente) sono sotto inchiesta per violazione della Legge Mancino e dopo la chiusura delle indagini hanno chiesto di essere interrogati. Nel frattempo Siri e Biamonti si sono dimessi. Il sindaco Paolo Bruzzone aveva inviato una relazione alla prefettura in cui chiedeva la decadenza dei tre.

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