NUOVO FASCICOLO

Morte di David Rossi, la procura di Genova apre un'inchiesta su foto inedite

Le immagini, insieme a due video della polizia, non furono allegate al fascicolo aperto dai pm senesi dopo la morte del manager di Mps, precipitato dal suo ufficio nel marzo di otto anni fa

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La procura di Genova ha aperto un fascicolo, senza ipotesi di reato, sulla morte di David Rossi, capo della comunicazione di Mps precipitato dalla finestra del suo studio nel marzo 2013 a Siena. L'indagine riguarda due video e 61 foto inedite della polizia e non allegate al fascicolo che i pm senesi aprirono dopo la morte di Rossi. Dell'esistenza del materiale ha parlato la poliziotta della scientifica Federica Romano in audizione il 25 novembre. 

L'apertura dell'inchiesta è arrivata dopo che "Non è l'Arena" su La7 ha affrontato il caso Rossi in una puntata, poi acquisita dai magistrati, in cui si parlava proprio dei video e delle foto inedite non allegate.

L'audizione della Romano e le rivelazioni dell'ex comandante provinciale - La Romano aveva parlato del materiale in commissione parlamentare, che ha successivamente deciso di mandare ai pm genovesi il verbale del colonnello dei carabinieri Pasquale Aglieco, che all'epoca era comandante provinciale di Siena. In audizione Aglieco ha riferito di essere entrato nell'ufficio di Rossi subito dopo la sua morte con il pm Antonino Nastasi, uno dei tre sostituti senesi, insieme a Nicola Marini e Aldo Natalini. 

Commissari: grave inquinamento probatorio - Dal resoconto, secondo i commissari, sarebbe emerso un grave inquinamento probatorio: dal rovesciamento del cestino alla chiusura della finestra da cui precipitò Rossi in un vicolo sul retro della sede Mps, dagli effetti personali toccati o mossi nella stanza tra cui il computer, fino ai momenti in cui un pm avrebbe risposto a due telefonate pervenute sul cellulare del manager. Quest'ultima circostanza sarebbe stata però già smentita dai tabulati telefonici. 

Ai magistrati genovesi la commissione manderà anche le audizioni di altri appartenenti alle forze dell'ordine, secretate: dal luogotenente Nesticò ai poliziotti Gigli, Marini e Romano. Nei prossimi giorni i pm apriranno dunque un fascicolo, in cui le ipotesi di reato potrebbero essere quelle di favoreggiamento, omissione d'atti d'ufficio e falso.