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Brunetta risponde all'Espresso

"Disdicevole pubblicare mio indirizzo''

Il ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta si scaglia contro l'inchiesta pubblicata dall'ultimo numero de "L'espresso", giudicata poco opportuna dallo stesso ministro perché "pubblicare siti e mappe delle case di una persona che vive da venticinque anni sotto scorta mi sembra disdicevole". Infatti, non solo le informazioni "private" sul ministro sono state diffuse dal settimanale, ma sono anche apparse sul sito del quotidiano "La Repubblica".

Nell'articolo dell'Espresso si ripercorrono la vita e la carriera del ministro "antifannulloni". Dalla metà degli anni '80, si racconta di quando Brunetta era professore associato e consulente del ministro Gianni De Michelis. Ora è il più amato dagli italiani, ma nell'articolo si sostiene che Brunetta non conosca pietà nella caccia alle streghe contro i dipendenti pubblici. Sognatore di tornelli per i magistrati, nemico degli sprechi, secondo gli autori del servizio, pretenderebbe meritocrazia e stakanovismo da tutti.

Dal canto suo, Brunetta risponde che i contenuti dell'inchiesta sono "cose opinabili su cui eventualmente la magistratura giudicherà se esistano gli estremi della diffamazione". Nonostante il fatto che emerga "il ritratto di una persona perbene", sottolinea che "avviare un'inchiesta sul sottoscritto, in cui si dice che ho comprato appartamenti accendendo mutui e pubblicare indirizzi e mappe delle mie abitazioni è un comportamento che non so come qualificare. Non mi pare che questo sia giornalismo". Il ministro dichiara di aver parlato con il direttore di Repubblica che ha risposto di non saperne nulla: "Si è detto sopreso, non so cosa intenda fare". "Per la trasparenza - prosegue - pubblicherò domani sul mio sito tutti gli elementi per consentire alle persone perbene di valutare se le cose scritte da "L'Espresso" siano vere oppure no". Per poi concludere: "Ma come sempre, vado avanti dalla parte dei lavoratori e degli italiani".

La polemica non è però finita. La direzione dell'Espresso replica alle dichiarazioni del ministro Renato Brunetta e in una nota la direzione precisa: "1) L'Espresso non ha pubblicato nessun indirizzo delle proprietà immobiliari del ministro ma indicate le città nelle quali esse si trovano e alcune foto che non consentono di individuare la strada ma permettono ai lettori di avere una idea del reale valore; 2) lo stesso ministro in numerose interviste a quotidiani, riviste, televisioni (nazionali e locali), rintracciabili anche sulla rete Internet, ha elencato le sue proprietà indicandone località e caratteristiche. Alcuni siti internet hanno nell'occasione pubblicato anche alcuni indirizzi del ministro; 3) La direzione dell'Espresso respinge dunque le accuse strumentali del ministro Brunetta volte a distogliere l'attenzione dai contenuti dell'inchiesta. Il ministro del resto, in una lunga replica pubblicata sul sito ufficiale del ministero, e rilanciata dal sito dell'Espresso, non smentisce una virgola di quanto da noi pubblicato".

Ma il portavoce del ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, ribatte con sarcasmo alla posizione dell'Espresso in difesa dell'articolo 'Che furbetto quel Brunetta', pubblicato sul numero in edicola oggi. Il settimanale, afferma in una nota il portavoce, "non sa più che pesci pigliare. A lapidazione avvenuta, tenta adesso di nascondere la mano che ha scagliato così tanti sassi contro la persona del ministro Brunetta. Sappia che stiamo predisponendo un completo (e quindi lunghissimo) elenco di tutti i macroscopici errori e di tutte le affermazioni malevole e diffamatorie contenuti nella sua 'inchiesta'". "Oggi- aggiunge il portavoce - sarà possibile a tutti consultarlo sul sito Renatobrunetta.it e costituirà la base per procedere a una seconda querela per diffamazione, dopo quella intentata nei giorni scorsi, nei confronti del settimanale. Tenuto conto degli esiti di una precedente azione giudiziaria contro il gruppo l'Espresso-Repubblica, confidiamo che il ministro Brunetta possa dotarsi, questa volta non a sue spese, di una nuova abitazione".

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