Manovra, si cambia: sull'Irpef pronta una clausola salva-bonus che tutela i redditi bassi | Bonus tv e fondo turismo
Un emendamento del governo recepisce l'intesa su tasse e bollette, mentre si preparano nuove norme salva-Comuni. Aiuti per i settori economici più colpiti dall'emergenza Covid
Ci sarà una clausola salva-bonus per i redditi bassi nella nuova Manovra. Lo prevede l'emendamento del governo arrivato in commissione in Senato che riscrive il nuovo sistema del prelievo fiscale a quattro aliquote, rivedendo le detrazioni. Ai tagli Irpef e Irap vanno aggiunti il rifinanziamento del bonus tv e un fondo per i settori più colpiti dall'emergenza Covid, come spettacolo e turismo.
L'emendamento omnibus arrivato a Palazzo Madama recepisce l'intesa sulle tasse, compresa la decontribuzione per un anno "in via eccezionale", e introduce correttivi anche sulle bollette. Il bonus tv sarà rifinanziato con 68 milioni di euro. Altre le novità in vista, dalla riscrittura del patent box alle nuove norme "salva-comuni".
Nuova Irpef e redditi bassi - Le aliquote passano da cinque a quattro e saranno al 23% fino ai 15mila euro, al 25% tra i 15 e i 28mila, al 35% tra i 28mila e i 50mila e al 43% oltre questa soglia. Fino ai 15mila euro resta il bonus da 100 euro che rimane, almeno in parte, anche fino ai 28mila per evitare che i redditi più bassi ci rimettano con il mix tra nuova Irpef, detrazioni e assorbimento del bonus.
Bollette, possibili rate senza interessi - Le famiglie potranno rateizzare in dieci rate le bollette di luce e gas in arrivo con le fatture emesse da gennaio ad aprile 2022. L'emendamento del governo prevede che, in caso di inadempienza dei clienti domestici, le imprese saranno tenute a offrire un piano di rateizzazione senza interessi. L'Arera dovrà quindi definire, nel limite di un miliardo, gli anticipi da riversare alle imprese per compensare le rate e le modalità di restituzione delle imprese stesse per consentire il recupero da parte della Cassa servizi energetici del 70% dell'anticipazione entro il 2022 e della restante quota entro il 2023.
Fondo turismo, spettacolo e auto - Per i settori in affanno di turismo, spettacolo e automobile, "gravemente colpiti dall'emergenza Covid", arriva un fondo da 150 milioni di euro, istituito al ministero dello Sviluppo economico, secondo l'emendamento presentato dall'esecutivo in commissione al Senato. Entro 60 giorni dall'entrata in vigore della Manovra i ministeri di Sviluppo, Cultura, Turismo ed Economia dovranno definire le modalità di assegnazione dei sostegni e le procedure di erogazione delle risorse "nel rispetto delle norme Ue sugli aiuti di Stato" legati all'emergenza Covid.
Scuola, 100 milioni per il personale Ata - Altri 100 milioni vengono stanziati per la proroga degli incarichi temporanei del personale Ata della scuola legati all'emergenza Covid: la norma consente di coprire nel periodo gennaio-giugno circa 7.800 contratti a tempo determinato, se si considera il costo medio mensile loro di circa 2.115,65 euro per ogni contratto.
Aiuti alle scuole paritarie per l'infanzia - Altri venti milioni saranno stanziati nel 2022 per le scuole paritarie dell'infnazia. I criteri di ripartizione del "contributo aggiuntivo" saranno definiti da un decreto del ministero dell'Istruzione.