LA PANDEMIA

Covid, Ecdc: in giallo solo Sardegna, Trentino, Puglia e Molise | L'Ema autorizza due nuovi farmaci | Gb, picco di 88mila nuovi casi

Italia quasi tutta in rosso, Liguria da lunedì in zona gialla. Locatelli avanza l'ipotesi del tampone obbligatorio per i vaccinati che vogliano partecipare ai grandi eventi

La mappa dell'Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) colora di rosso quasi tutta l'Italia a eccezione di Sardegna, Molise, Trentino e Puglia che entrano in zona gialla. Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Provincia di Bolzano sono invece in rosso scuro. Si aggrava la situazione nel Regno Unito, dove si sono registrati 88mila casi in 24 ore. Intanto l'Ema raccomanda l'autorizzazione di due nuovi farmaci contro il Covid: Xevudy e Kineret.

Veneto verso il giallo? - Per quanto riguarda il Veneto, tecnicamente i dati ospedalieri descrivono una situazione da zona gialla. Secondo la Fondazione Gimbe, nella settimana 8-14 dicembre nella Regione si è osservato un aumento del 26,9% di nuovi contagi. In questa progressione, come ha notato il presidente della Fondazione, Nino Cartabellotta, "le ultime misure del governo, che mirano ad innalzare la protezione nei confronti del virus, non hanno modificato i criteri per assegnare i colori alle Regioni, definiti quando non erano noti il declino dell'efficacia vaccinale e la necessità delle terze dosi e non incombeva la minaccia di una variante cosi' preoccupante".
 

I vaccini in Italia - Per quanto riguarda la campagna vaccinale italiana, il ministro Roberto Speranza afferma: "Siamo oltre i 13 milioni di richiami somministrati e l'88,37% degli over 12 ha ricevuto la prima dose".

Liguria gialla da lunedì - Da lunedì la Liguria diventa zona gialla per le prossime due settimane. Lo ha annunciato il presidente Giovanni Toti. Secondo il report del 16 dicembre l'incidenza media settimanale ogni 100mila abitanti si attesta a 313 (314 Savona, 235 Spezia, 647 Imperia, 229 Genova) mentre i posti letto occupati in area medica sono al 17% e quelli in terapia intensiva sono al 12%. 

Oltre cinquemila nuovi casi in Lombardia: tasso al 3,2% - Sono 5.304 i nuovi casi in Lombardia nelle ultime 24 ore a fronte di 162.728 tamponi effettuati, per un tasso di positività del 3,2% (ieri 3,5%). Ammontano a 146 i ricoverati in terapia intensiva, (+1), mentre quelli nei reparti ordinari sono 1.185 (-4). Venti le vittime per un totale in regione di 34.668 dall'inizio della pandemia. Per quanto riguarda le province, a Milano i nuovi casi sono stati 2.016 di cui 811 a Milano città, a Bergamo 321, a Brescia 533, a Como 331, a Cremona 168, a Lecco 119, a Lodi 131, a Mantova 185, in Monza e Brianza 391, a Pavia 244, a Sondrio 84 e a Varese, infine, 516.

Scuola, in Lombardia 9.415 alunni e 683 classi in quarantena - Sempre in Lombardia sono 9.415 gli alunni, 683 le classi e 567 gli operatori delle scuole in quarantena per Covid. Continua inoltre il trend di crescita dei contagi in tutte le classi d'età, con la fascia 6-10 anni che registra il maggior aumento passando, nella settimana 29 novembre-5 dicembre, a 1.940 casi dai 1.679 di quella precedente con un tasso di incidenza di 413 su centomila abitanti.

Emilia-Romagna oltre i duemila casi, oltre cento in intensiva - Per la prima volta da marzo, i contagi giornalieri in Emilia-Romagna superano quota duemila. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 2.007 casi a fronte di oltre 40mila tamponi. I ricoverati in terapia intensiva sfondano invece quota 100: sono infatti 106, sette in più di mercoledì, mentre sono 990 (-9) quelli negli altri reparti Covid. In termini assoluti la provincia di Bologna (466, 76 dei quali nell'Imolese) è quella con l'incremento più alto, seguita da Modena (305) e Rimini (281).

Locatelli: "Ipotesi tampone ai vaccinati per i grandi eventi" - La possibile introduzione dell'obbligatorietà del tampone anche per i vaccinati per accedere ai grandi eventi è "un'ipotesi da considerare se la situazione epidemiologica dovesse peggiorare". E' quanto sostiene Franco Locatelli, coordinatore del Cts e presidente del Consiglio superiore di sanità.

Prorogato il divieto d'ingresso da otto Paesi africani - Il divieto, già previsto, di ingresso in Italia a chi negli ultimi 14 giorni è stato in Malawi, Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia ed Eswatini è prorogato fino alla data di cessazione dello stato di emergenza, e comunque non oltre il 31 gennaio 2022. Lo prevede la nuova ordinanza firmata dal ministro Speranza.

G7: "Omicron è la più grave minaccia alla salute mondiale" - Intanto il G7 lancia un appello a "cooperare" per far fronte al dilagare della variante Omicron, definendola la "più grande minaccia attuale alla salute pubblica mondiale". Nella loro ultima riunione sotto la presidenza britannica, i ministri della Salute si sono detti "profondamente preoccupati per l'aumento del numero di casi" della nuova variante del coronavirus.