Consiglio europeo, dal Covid ai prezzi dell'energia | Guarda la seconda puntata de "L'Europa che vorrei"
Ospiti del secondo appuntamento, andato in onda giovedì 16 dicembre, Antonio Parenti, direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, e Eleonora Evi, eurodeputata di Europa Verde
Dal Covid al prezzo dell'energia. Sono solo due dei temi affrontati nella prima giornata di lavori del Consiglio europeo e di cui abbiamo parlato nella seconda puntata de "L'Europa che vorrei", il nuovo programma di Tgcom24 realizzato in collaborazione con il Parlamento Ue che seguirà passo passo le mosse delle principali istituzioni europee e il cui filo conduttore sarà la Conferenza sul futuro dell'Europa. Ospiti del secondo appuntamento, andato in onda giovedì 16 dicembre, Antonio Parenti, direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, e Eleonora Evi, eurodeputata di Europa Verde.
Gestione del Covid - Serve più coordinamento nella gestione pandemica. E' quanto emerso finora nella prima giornata di lavori del Consiglio europeo. Gli Stati, però, continuano a muoversi in ordine sparso. Lo hanno fatto con lockdown e chiusura delle frontiere durante le prime fasi della pandemia e lo fanno ora in merito all'obbligo vaccinale e ai divieti per chi non è immunizzato.
"La Commissione non può prendere determinate decisioni (comuni) perché la competenza sanitaria è nazionale. Per cui in Europa si va in ordine sparso perché le competenze non sono centralizzate. Bisogna comunque cercare di mantenere un cammino comune e la Commissione lo ha reso possibile attraverso il Green pass. Dunque, abbiamo un sistema per poter viaggiare e avere un Natale tranquillo. C'è bisogno, però, di più coordinamento", dichiara Parenti.
Prezzo dell'energia - Al Consiglio europeo si parla anche dell'aumento dei prezzi di gas ed energia. Nel corso della discussione, sono emerse alcune delle divisioni che hanno segnato l'Ue sul dossier nelle ultime settimane. La sensibilità dei Paesi è diversa: quelli del Sud, come Italia e Spagna, stanno subendo di più la situazione dei rincari, mentre alcuni del Nord la vivono in maniera meno violenta. Alcuni Stati non vogliono che si tocchi il mercato dell'energia, perché un intervento esterno potrebbe alterarlo.
Conferenza sul futuro dell'Europa - La Conferenza sul Futuro dell'Europa ha fatto "tappa" a Firenze dal 10 al 12 dicembre. Siamo andati a sentire le voci di alcuni dei 200 cittadini che hanno partecipato al panel.
"A me piace il fatto che la Conferenza sul futuro dell'Europa nasca dai cittadini e poi 'salga' verso gli organi decisionali. Ripeterla ogni cinque anni? Se i cittadini la vogliono, perché no", commenta Parenti.
"La Conferenza è proprio ciò che serviva oggi. Il confronto con i cittadini è fondamentale: tramite i panel e la piattaforma, stanno già arrivando delle proposte coraggiose, visionarie, ambiziose. Tutto questo dovrà però portare a risultati concreti perché non dare il giusto ascolto e la giusta trasformazione in misure concrete rischia di essere un enorme fallimento", dichiara Evi.