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Conferenza sul futuro dell'Europa, le proposte dei cittadini: riforma dell'Ue e garanzia dei diritti e della non discriminazione

I partecipanti hanno votato un totale di 42 raccomandazioni, raccolte durante le tre sessioni che si sono tenute da settembre. Solamente tre non hanno raggiunto la soglia necessaria

Garantire il rispetto dei valori europei, rafforzare la democrazia e combattere le discriminazioni. Sono alcune delle proposte emerse dal panel dei cittadini della Conferenza sul Futuro dell'Europa che si è svolto a Firenze dal 10 al 12 dicembre. La sessione ha finalizzato le raccomandazioni del panel dedicato a democrazia, stato di diritto, riforme istituzionali dell'Ue, costruzione di un'identità europea e rafforzamento della partecipazione dei cittadini.

I partecipanti hanno votato un totale di 42 raccomandazioni, raccolte durante le tre sessioni che si sono tenute da settembre. Per essere adottata, ciascuna proposta doveva essere supportata da almeno il 70% dei partecipanti. Solamente tre non hanno raggiunto la soglia necessaria.

Le loro raccomandazioni si sono concentrate su cinque temi:

1. Garantire i diritti e la non discriminazione - Per combattere le discriminazioni nell'Ue, i partecipanti ai panel hanno suggerito di istituire sui luoghi di lavoro delle quote destinate ai gruppi vulnerabili quali minoranze, donne, giovani e anziani. Il rispetto di queste quote garantirebbe alle aziende che rispettano un accesso a sussidi e agevolazioni fiscali. Le raccomandazioni comprendono anche l'introduzione di sanzioni per le aziende che violano la protezione dei dati e gli standard minimi per l'indipendenza dei media.

2. Proteggere la democrazia e lo Stato di diritto - La protezione dei valori europei è risultata essere una delle priorità per i partecipanti ai panel, i quali hanno raccomandato di modificare il meccanismo che condiziona l'assegnazione dei fondi UE al rispetto dello Stato di diritto da parte degli Stati membri. I cittadini chiedono il sanzionamento di qualsiasi violazione dello Stato di diritto e non soltanto di quelle che influenzano il bilancio UE. Sempre secondo i cittadini, l’UE dovrebbe agire per garantire che i politici non posseggano né influenzino i mezzi di comunicazione e per assicurare il pluralismo.

3. Riforma dell'Ue - Cambiare i nomi delle istituzioni europee, potrebbe aiutare a chiarire il ruolo di ciascuna di esse, secondo quanto sottolineato dalle raccomandazioni dei panel. I partecipanti sostengono che dovrebbe essere possibile poter votare per i partiti europei e che sulle questioni importanti i cittadini dovrebbero essere consultati attraverso referendum europei indetti dal Parlamento europeo. I partecipanti ai panel hanno chiesto inoltre investimenti europei per posti di lavoro di qualità e qualità della vita (istruzione, salute, alloggi, cura degli anziani e delle persone con disabilità) e hanno proposto che i fondi per tali investimenti vengano finanziati attraverso la tassazione sulle grandi imprese.

4. Costruire l’identità europea - Combattere il populismo e la disinformazione, migliorare la comunicazione dei media sulle questioni comunitarie e offrire lezioni ai migranti sulla democrazia e sui valori europei sono alcune delle idee provenienti dal panel con l’obiettivo di rafforzare l’identità europea. "Vorrei che le persone condividessero valori comuni e che i cittadini europei vedessero che siamo tutti uguali. Abbiamo obiettivi e sfide comuni e dovremmo davvero unirci per lavorare su di esse", ha affermato Daniel van Lomwel, dai Paesi Bassi.

5. Rafforzare la partecipazione dei cittadini - Per coinvolgere maggiormente i cittadini europei, i partecipanti ai panel suggeriscono di creare delle assemblee, di rafforzare la cooperazione dell'Ue con le autorità nazionali e regionali e di sviluppare programmi per le scuole sulla partecipazione dei cittadini. I cittadini hanno raccomandato inoltre di riaprire la discussione sulla Costituzione d’Europa. "Solitamente, quando le persone si sentono coinvolte nel processo decisionale, comprendono meglio di essere i destinatari di quelle cose. Quindi parteciperanno maggiormente e si fideranno dell’organizzazione in sé perché loro stessi faranno parte di quel processo", ha sottolineato Jarno Hilvenius, 32 anni, dalla Finlandia.

Cosa succederà dopo - I rappresentanti dei panel presenteranno e dibatteranno le raccomandazioni alla prossima Conferenza Plenaria del 21-22 gennaio alla quale saranno presenti i rappresentanti delle istituzioni europee, i parlamenti nazionali, la società civile e i cittadini. Il bilancio finale della Conferenza verrà presentato in una relazione al Presidente del Parlamento, del Consiglio e della Commissione che si impegneranno a dare seguito a queste raccomandazioni.