Un modulo da inviare al Comune di Milano in cui si annuncia che, in caso di danni alla salute derivanti dal vaccino anti-Covid, sarà anche l'amministrazione a doverne rispondere, e un sostentamento ai vigili che, per la scelta di non vaccinarsi, saranno sospesi dal lavoro. Si muove su questi due fronti il sindacato autonomo della polizia locale di Milano (Sulpl) dopo l'introduzione dell'obbligo vaccinale per docenti, sanitari e forze dell'ordine.
A sottolineare lo scetticismo circa il sistema del Green pass e sull'efficacia del vaccino anti Covid è una lettera scritta dalla delegata Rsu Grazia Ingrao e dal segretario Daniele Vincini. "Il Green pass di fatto ha reso ogni posto di lavoro meno sicuro. Uno screening di massa costante e continuo avrebbe dato esiti migliori, come già detto e richiesto più volte - si legge nella lettera -. Sentiamo in ogni dove parlare di senso di responsabilità nell'effettuare l'inoculazione del vaccino per la tutela di tutti, salvo poi che ti chiede ciò, dimentica il proprio senso di responsabilità nella tutela di coloro che ne subiscono eventuali eventi avversi, che oramai gli stessi dati delle Agenzie Sanitarie di Stato ed Europee hanno conclamato".
Il modulo per il Comune di Milano In allegato alla lettera i vigili che aderiscono al sindacato hanno anche ricevuto un modulo da inviare al datore di lavoro, dove si legge che "con la presente si comunica che, oltre allo Stato promulgatore della legge sull'obbligo vaccinale per gli appartenenti alla Polizia locale, codesta amministrazione sarà ritenuta direttamente responsabile di eventuali danni derivanti dall'inoculazione del vaccino anti Covid 19".
L'aiuto per i vigili sospesi I sindacalisti hanno poi annunciato di essere al lavoro "su un eventuale sostentamento per coloro che non si sentono di farsi strappare il consenso o che non si fidano dello Stato per un eventuale aiuto, in caso di eventi avversi, del quale attendiamo con speranza delle novità a breve".