Conferenza sul futuro dell'Europa, le voci dei cittadini che si sono riuniti a Firenze
Nel capoluogo toscano, 200 europei sono al lavoro sul futuro dell'Unione. Tgcom24 ha partecipato all'evento e raccolto le loro testimonianze
"Chiediamo l'inserimento dei giovani, dei disoccupati e delle minoranze nel mondo del lavoro. Come? Attraverso formazione e più agevolazioni alle aziende". Lo ha affermato ai microfoni di Tgcom24 una dei 200 cittadini riuniti in questi giorni all'Istituto universitario europeo di Firenze per il secondo panel della Conferenza sul futuro dell'Europa, dedicato ai temi della democrazia, dello Stato di diritto, dei valori e dell'identità europea.
"Ho partecipato al tavolo sulla sicurezza - ha raccontato la 21enne Martina -. Abbiamo affrontato il tema dei valori democratici, i quali vanno protetti e rafforzati prima negli Stati membri e poi nel resto del mondo, esportando il modello europeo. Abbiamo anche parlato di cybersecurity, di intelligenza artificiale nel mondo del lavoro e di una possibile regolamentazione dei social media".
"Ho partecipato al tavolo sui media. In particolare, abbiamo trattato l'influenza che la politica può avere sui mezzi di comunicazione. Di conseguenza, stiamo avviando delle raccomandazioni che possano creare lo sviluppo di un ente che vada a effettuare una sorta di controllo in questo senso. Il contributo che stiamo dando è di vita vissuta, perché noi giovani abbiamo un approccio diverso alle notizie. Desideriamo, dunque, tutelare noi stessi e le future generazioni dalle fake news" è invece la testimonianza di Giuseppe.
Per quanto riguarda la privacy, un'altra cittadina ha affermato: "Pensiamo ci sia un problema legato alla tutela dei minori. Dunque, riteniamo necessario che la normativa sulla privacy approfondisca e abbia delle sezioni specifiche dedicate a questa categoria, sia per quanto riguarda la protezione dei dati personali sia la formazione e la consapevolezza".
Ai nostri microfoni ha parlato anche Guy Verhofstadt, co-presidente della Conferenza sul futuro dell'Europa: "Non dobbiamo solo ascoltare i cittadini, ma dobbiamo permettere loro di avere un ruolo attivo nel processo decisionale".
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