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Guè Pequeno veste i panni del "Messia del rap" nel nuovo album "GVESVS"

Settimo lavoro in studio del rapper milanese 

Il Guè è tornato sotto forma di Messia

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Guè Pequeno presenta “GVESVS”, settimo album in studio della sua onorata carriera. Con un corona in testa e una tunica bianca l'artista appare sulla cover del disco, uscito il 10 dicembre, nelle vesti di Gesù. Con ironia e un po' di sarcastico cinismo il rapper milanese sembra voler far riferimento all’impatto quasi "messianico" che la sua musica ha avuto sulla scena hip hop italiana, senza tralasciare che la sua data di nascita è, guardacaso, proprio il 25 dicembre, quando compirà 40 anni. Sedici tracce che spaziano dall’r&b al rap vecchia scuola, passando per sonorità vintage e cantautoriali, con tante collaborazioni importanti da Salmo a Elisa, Rick Ross, dutchavelli, Jadakiss, Ketama126 e Franco126.


Un album denso di citazioni, riferimenti culturali ed elementi narrativi con una ricchissima varietà sonora da vero "Messia del rap". L'artista, che firma il suo nuovo lavoro solo con il nome Guè, mostra la sua già ben nota penna di qualità e condensa nei sedici brani, uno diverso dall'altro, le sue tematiche principali e a partire dal racconto di sè e della sua storia, con il brano d'apertura  “La G la U la E pt. 2”, prodotto da dj Shocca, toccando poi tracce più old school come “Too Old to Die Young”, che vede la collaborazione dell'amico Shablo e brani più intimisti e introspettivi come “Nessuno”, feat. Coez, ironici e leggeri come “Piango sulla Lambo”, insieme a Rose Villain e dalle tematiche più sociali come nella traccia in collaborazione con Salmo “Lunedì blu”, un attacco a chi “solo per risonanza difende una minoranza”.

Al disco hanno collaborato alcuni tra i più grandi produttori del settore da Shablo a the Night Skinny, da 2nd Roof a Marz e Zef, Marco Polo e Sixpm.

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