Scelte etiche per mangiare meglio durante le Feste
Pur mantenendo intatte le tradizioni, è possibile fare attenzione allo spreco alimentare e apportando piccoli cambiamenti nelle scelte dei prodotti si può adottare uno stile di alimentazione più attento alla natura
Squisitezze con le conserve ittiche
Si inizia a sentire tantissimo l'aria natalizia canta Perry Como nella sua celebre It's Beginning to Look a Lot Like Christmas, una delle canzoni più ascoltate durante le festività. Le luci dei balconi si accendono, le strade e i negozi vengono addobbati donando un’atmosfera serena e accogliente. A parte i bambini, forse tutti noi siamo già troppo abituati e presi dalle nostre vite per lasciarci incantare da una simile magia, finendo per dare per scontate certe sensazioni. Ma la pandemia, che ci ha costretto a trascorrere lo scorso Natale in casa, ci ha fatto comprendere quanto in realtà i semplici gesti, come cenare in famiglia o scambiarsi i regali, siano dei momenti preziosi che arricchiscono di ricordi e di emozioni il nostro tempo.
Ecco perché il Natale che sta per arrivare é così sentito, come se volessimo recuperare ciò che abbiamo perso e concedere a certi momenti l’importanza che meritano. Specialmente noi italiani, da sempre molto legati alle festività natalizie, come conferma un’indagine di Festive Feels: più di 6 italiani su 10 (65%) dichiarano di amare profondamente questa festività, mentre più di 8 italiani su 10 (82%) trascorre il tempo in casa con i propri cari. Voglia di normalità e di essenzialità, anche in vista delle ultime notizie riguardanti le recrudescenze dell’emergenza sanitaria.
É la cena della vigilia il momento che, per eccellenza, ci riporta alla famiglia e all'essenziale. Una tradizione consolidata (tanto quanto il presepe, l'albero e lo scambio di doni) che assume forme diverse in ogni regione, arricchendo ancora di più lo Stivale di varietà culinaria e cultura del cibo. Ma c’è una tradizione che mette d’accordo tutta l’Italia: la sera del 24 dicembre è il trionfo della cena “di magro”, a base di pesce. Usanza a cui é difficile rinunciare, ma che forse dovremmo cominciare a convertirla in un un consumo più etico, prestando attenzione allo spreco alimentare e all’emergenza rifiuti che interessa ormai l’intero globo. Per non rinunciare al pesce, le conserve ittiche sono la soluzione ideale: buone, accessibili, nutrienti, pratiche, dalla lunga shelf-life, antispreco. Ognuno di noi ha un rapporto quotidiano con tali riserve: un’indagine Doxa sostiene che il tonno in scatola lo mangiano tutti (99%) e oltre 1 italiano su 3 (36%) lo consuma 2-3 volte a settimana. La nostra cucina ci consente di utilizzare le conserve ittiche per realizzare dei piatti tipici come la pasta “ammuddicata” della tradizione siciliana, passando per il tortino di acciughe toscano fino ai Fedelini al tonno (spaghettini) tipico della tradizione della vigilia abruzzese e partenopea, citata anche nel celebre film Parenti Serpenti di Mario Monicelli nella famosa scena della cena della vigilia. O gli spaghetti con il sugo di tonno, che sono un grande classico della vigilia (soprattutto a Roma).
Ma se si vuole andare oltre la tradizione, le conserve si prestano anche a piatti più ricercati e personali, dove poter sperimentare con la propria fantasia. Anche La blogger Federica Gianelli (Papilla Monella) ha ideato per le feste un menù composto da 2 antipasti, 2 primi, 1 secondo: Cestino di polenta con mousse di tonno e broccolo romanesco; Ghirlanda di Natale con dischetti di pandoro, burro e alici, rosmarino, olive nere e verdi, mozzarelline con paprika; Linguine alla barbabietola con burrata, sgombro, nocciole e finocchietto; Ravioli di natale a stella con sardine pinoli cipolla stufata e uvetta, conditi con burro all’arancia; Salmone con granella di frutta secca con pere caramellate al vino rosso, spinacino e melagrana.
Oltre a evitare lo spreco, le conserve sono un mix perfetto di gusto e sana alimentazione. Contengono infatti importanti caratteristiche nutrizionali, preziosi per una dieta completa e bilanciata, favorendo il benessere grazie ai loro plus (Omega 3, Vitamina D, Iodio, proteine).
“Il periodo natalizio rischia di lasciare il segno sul peso, che può aumentare anche di quattro chili– afferma Luca Piretta, gastroenterologo e nutrizionista all’Università Campus Biomedico di Roma. A far oscillare l’ago della bilancia non sono solo pranzi e cenoni ma anche l’abitudine di mangiucchiare di continuo e la mancanza di attività fisica, fenomeni tipici di questo periodo. Prediligere anche in questo periodo dell’anno un regime alimentare con prevalenza di pesce ha molti effetti benefici per la salute. Può considerarsi, infatti, un alimento ideale per il suo ottimale contenuto proteico, cioè il rapporto tra la elevata quantità di proteine e il ridotto apporto calorico. E grazie alla presenza anche di sali minerali come calcio, fosforo e iodio, oltre alla vitamina A, vitamine del gruppo B e vitamina D, preziosi per il sistema immunitario, il buonumore e la qualità del sonno, il pesce è alimento raccomandato anche in una dieta preventiva in vista di eccessi a tavola. Le conserve ittiche apportano, a pari merito, nutrimento e sapore in poche calorie. Quindi via libera a tonno, acciughe, sardine, sgombro e salmone in conserva, che sono anche più pratici e versatili in cucina”.
Di Indira Fassioni
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