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Assange, Alta Corte Gb ribalta il verdetto e apre all'estradizione | Il fondatore di WikiLeaks: "Grave errore giudiziario" 

Accolto il ricorso degli Stati Uniti. La giustizia britannica dovrà pronunciarsi nuovamente. Mosca: "Sentenza vergognosa" 

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L'Alta Corte di Londra ha ribaltato la sentenza di primo grado che negava l'estradizione di Julian Assange dalla Gran Bretagna agli Usa. Il caso verrà quindi rinviato al tribunale di grado inferiore per essere nuovamente dibattuto. A ricorrere all'Alta Corte era stato il team legale americano che si opponeva al divieto di estradizione sulla base di un possibile pericolo di suicidio legato al trattamento giudiziario e carcerario negli Usa.

I giudici britannici hanno accolto le rassicurazioni sul trattamento in carcere di Assange, una volta che fosse estradato negli Usa, fatte dalle autorità americane per evitare un temuto suicidio. Lord Burnett ha infatti dichiarato: "Questo rischio è a nostro giudizio escluso dalle rassicurazioni che vengono offerte". E ha aggiunto: "Questa conclusione è sufficiente per determinare il ricorso a favore degli Usa". 

Assange: "Sentenza è un grave errore giudiziario" "Un grave errore giudiziario". Cosi' Stella Moris, compagna di Julian Assange e membro del suo team legale, ha definito, in un post pubblicato su Twitter da Wikileaks, il verdetto dell'Alta corte di Londra. Moris ha annunciato la volontà di fare ricorso "al più presto possibile" alle autorità giudiziarie del Regno Unito. II 50enne australiano fondatore di Wikileaks che Washington insegue senza tregua da oltre 10 anni, per la diffusione di documenti segreti, rischia una condanna a 175 anni di carcere negli Usa.

Mosca: "Sentenza vergognosa" La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha definito "vergognoso" il verdetto dell'Alta Corte di Londra. Lo riporta la Tass.

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