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Covid, Iss: l'incidenza dei casi cresce e tocca quota 176, Rt in discesa a 1,18 

Sale anche l'occupazione dei reparti ospedalieri con le terapie intensive che arrivano all'8,5%. Figliuolo alle Regioni: vaccinare 6,3 milioni di persone in 13 giorni

Secondo i dati del monitoraggio della Cabina di regia, l'incidenza settimanale del Covid a livello nazionale continua ad aumentare: 176 per 100mila abitanti (3-9 dicembre) contro 155 per 100mila abitanti della scorsa settimana. Nel periodo 16 novembre-29 novembre, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato invece pari a 1,18 (range 1,06-1,24), leggermente in diminuzione rispetto alla settimana precedente (quando era pari a 1,20).

Occupazione delle terapie intensive - Cresce, anche questa settimana, l'occupazione dei reparti ospedalieri. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è all'8,5% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 9 dicembre) contro il 7,3% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 2 dicembre).

Oltre sei milioni di italiani ancora senza la prima dose - Sono oltre 6 milioni (per la precisione 6.103.160) gli italiani che non hanno fatto nemmeno una dose di vaccino anti-Covid e si ritrovano, dunque, senza alcuna copertura contro il virus. E' quanto emerge dal report del governo sui vaccini. In termini assoluti, il numero più alto di non vaccinati è tra i 40-49 anni (1.289.003) e in quella 50-59 anni (1.097.620). In percentuale la fetta più ampia è tra i 12-19enni (oltre il 20%).

Vaccini, Figliuolo alle Regioni: somministrarne 6,3 milioni in 13 giorni  Dal 13 al 26 dicembre dovranno essere somministrate 6 milioni e 300mila dosi di vaccini anti-Covid. E' il nuovo obiettivo assegnato dal commissario per l'emergenza Francesco Paolo Figliuolo alle Regioni. Nel dettaglio, dal 13 e al 17 dicembre le somministrazioni quotidiane dovranno essere 500mila, mentre il 18 e 19 dicembre 350mila, dal 20 al 24 dicembre 500mila e il 25 e 26 dicembre 300mila.

L'incidenza più alta a Bolzano - Incidenza massima di casi Covid è stata segnalata nella Provincia autonoma di Bolzano, che registra questa settimana il valore di 556,1 casi per 100mila abitanti. Seguono, con valori ampiamente oltre soglia, il Friuli-Venezia Giulia (378 casi per 100mila), Veneto (365,5) e Valle d'Aosta (266,4). Tutte le Regioni e Province autonome, tranne una, superano comunque la soglia di allerta fissata a 50 casi per 100mila abitanti, limite oltre il quale risulta complesso attuare il tracciamento dei casi. L'unica Regione a registrare un valore sotto soglia è il Molise, con 28 casi per 100mila abitanti.

Le altre aree mediche - Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 10,6% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 9 dicembre) contro il 9,1% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 2 dicembre). 

Venti Regioni a rischio moderato - Sempre secondo i dati dell'Iss, ci sono venti Regioni e Province autonome risultano classificate a rischio moderato questa settimana. Una regione - il Molise - è classificata a rischio basso. Dodici Regioni e Province autonome riportano un'allerta di resilienza. 

Occupazione delle intensive nelle Regioni - A proposito di Regioni, sette Regioni e Province autonome superano, questa settimana, la soglia di allerta per l'occupazione di posti letto Covid nelle terapie intensive, fissata al 10%. Sono la Calabria (all'11,8%), Friuli Venezia Giulia (14,3%), Liguria (12,4%), Marche (14,8%), PA Bolzano (18%), PA Trento (16,7%), Veneto (12,4%). L'Emilia Romagna registra un valore pari al 10%. Superano invece la soglia di allerta del 15% per l'occupazione dei reparti di area medica quattro Regioni e Province autonome: Calabria (al 16,8%), Friuli Venezia Giulia (23,3%), PA Bolzano (19,2%), Valle d'Aosta (24,2%).

I casi non associati a catene di trasmissione - E' in forte aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (37.278 contro 30.966 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti è in aumento (34% contro il 33% della scorsa settimana). E' inoltre in diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (40% contro il 45%), mentre sale la percentuale di casi diagnosticati attraverso attivita' di screening (26% contro il 22%).

Sei bimbi su mille ricoverati, 1 su 7mila in intensiva Anche in età infantile l'infezione da Sars-CoV-2 "può comportare dei rischi per la salute: circa 6 bambini su 1.000 vengono ricoverati in ospedale e circa 1 su 7.000 in terapia intensiva". E anche nei casi (la grande maggioranza) nei quali l'infezione decorre in maniera quasi completamente asintomatica "non è possibile escludere la comparsa di complicazioni, come la sindrome infiammatoria multisistemica e la comparsa di effetti indesiderati a distanza di tempo (long Covid). Così l'Iss nel Primo piano pubblicato su efficacia dei vaccini per i bimbi nel ridurre il rischio di infezione (91%) e fake news.

Vaccino anti-Covid senza ago: le prime somministrazioni in una farmacia del Foggiano

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E' di Peschici (Foggia) il primo farmacista, almeno in Puglia, ad aver utilizzato la penna senza ago per inoculare il vaccino anti-Covid. "Abbiamo inoculato le prime sei dosi - racconta Luigi Labombarda, titolare dell'omonima farmacia - con questa nuova penna senza ago, ideale per gli agofobici". I primi sei foggiani che hanno potuto usufruire della penna sono tutti pazienti tra i 20 ed i 45 anni e per loro si trattava della prima dose. "Nel mio paese circa il 35% della popolazione non è ancora vaccinato, motivo per cui quando ho scoperto l'esistenza di questa penna l'ho subito ordinata pensando a loro". La Confort-In si utilizza come una normale siringa ma è priva di ago. "Si applica sul deltoide - spiega Labombarda. - Basta un semplice click e il tutto avviene in una frazione di secondo". Il farmacista spera in un utilizzo più ampio di questo nuovo dispositivo: "La penna - conclude - sarebbe l'ideale per i bambini spesso terrorizzati dall'ago".

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