La situazione in Ucraina orientale si sta "aggravando" ma qualsiasi "provocazione" da parte delle autorità ucraine per risolvere la situazione nel Donbass con l'uso della forza sarà "stroncata". Lo ha detto il capo dello Stato Maggiore russo Valery Gerasimov in un briefing per i diplomatici militari stranieri. Intanto il presidente americano Joe Biden si consulterà con i Paesi dell'Europa dell'est alleati della Nato sulla crisi tra Russia e Ucraina.
"Speriamo di poter annunciare entro venerdì incontri a un livello più alto - ha detto il presidente Usa -, non solo con noi ma anche con almeno quattro importanti alleati della Nato e la Russia, per discutere delle preoccupazioni della Russia e vedere se possiamo o meno trovare soluzioni per allentare le tensioni lungo il fronte orientale".
Putin ha ribadito la sua opposizione all'ingresso dell'Ucraina nella Nato, perché comporterebbe "senza dubbio il dispiegamento di importanti contingenti militari, basi e armi che ci minacciano". Il presidente russo ha quindi aggiunto: "Stiamo operando sul presupposto che le nostre preoccupazioni vengano ascoltate almeno questa volta".
Dopo un incontro con il ministro degli Esteri francese, il neo-ministro tedesco Annalena Baerbock ha detto: "La Russia pagherebbe un prezzo politico alto, soprattutto sul lato economico, per una nuova violazione della sovranità ucraina. L'integrità e la sovranità dell'Ucraina non sono negoziabili".
Peter Stano, portavoce dell'Alto rappresentante Ue Josep Borrell, ha spiegato che "al momento è prematuro speculare sul tipo di regime di sanzioni che potrebbero essere adottate nei confronti della Russia sull'Ucraina. Ne discuteranno lunedì i ministri degli Esteri riuniti al Consiglio. Adesso tutti i nostri sforzi sono concentrati sul fatto che vogliamo prevenire ogni azione da parte della Russia, vogliamo prevenire una invasione o una violazione dell'integrità territoriale dell'Ucraina".