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Prof ucciso in auto a Tarquinia, fermato il presunto killer: pista passionale

Il veicolo del sospetto omicida è stato ripreso da alcune telecamere nella zona del delitto. Il fermato ha avuto un malore

Un 68enne di Pavia, Claudio Cesaris, è stato fermato per l'omicidio di Dario Angeletti, il biologo marino e professore dell'Università della Tuscia trovato morto nella sua macchina, nel parcheggio delle Saline a Tarquinia (Viterbo). Già poche ore dopo il ritrovamento del cadavere, avvenuto il 7 dicembre, i carabinieri avevano ristretto le ricerche a un sospettato legato alla sfera privata del docente. Gli investigatori starebbero seguendo la pista passionale.

Cesaris aveva lavorato come tecnico presso l'Università, in un laboratorio di eco-etologia dei vertebrati del Dipartimento di Scienze della Terra e dell'Ambiente. Al momento del fermo, l'uomo è stato colto da un malore e trasportato in ospedale.

Telecamere della zona riprendono un'auto - L'auto appartenente al sospettato è stata ripresa dalle telecamere nella zona in cui si  è consumato il delitto. Trovati segni di frenata della macchina della vittima. Non si esclude, dunque, che Angeletti abbia tentato di scappare. Rimane da chiarire se i due avessero un appuntamento e se il docente sia stato attratto in una trappola dal presunto killer.

Angeletti ucciso con un colpo alla tempia - Dario Angeletti, figlio di un medico di Tarquinia, era sposato ed aveva due figli. Era molto conosciuto e stimato nella cittadina della Tuscia dove viveva e lavorava. Dal 2010 insegnava ecologia applicata e tutela dell'ambiente marino al polo universitario di Civitavecchia. Il suo lavoro si svolgeva anche nel laboratorio di ecologia e centro ittiogenico sperimentale alle Saline di Tarquinia, a poca distanza dal posto dove il suo corpo è stato trovato senza vita. Il suo corpo è stato trovato riverso nella sua auto con un foro d'arma da fuoco sparato alla sua tempia da poca distanza. Il killer era probabilmente seduto al suo fianco.

La pista passionale - Per l'omicidio si seguirebbe la pista passionale, forse motivi di gelosia legati a una donna, ma sono ancora in corso approfondimenti. Decisivi per le indagini dei carabinieri di Viterbo, coordinate dalla Procura di Civitavecchia, i video di alcune telecamere che da lontano inquadrano il parcheggio dove il professore è stato trovato. Sono stati riscontrati anche segni di frenata nel piazzale. Quando è stato ritrovato Angeletti, era insanguinato seduto al posto del guidatore con la cintura di sicurezza. A dare l'allarme è stato un passante che ha notato il corpo nella macchina.

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