Covid, il "paziente zero" Omicron: superata una dura prova, vaccinatevi
Caserta, con lui erano risultati positivi anche i due figli, la moglie, la madre, la suocera e una badante
"Dopo venti giorni di quarantena resta la sensazione di aver superato una prova molto dura e senza le conseguenze gravi che hanno subito altre persone. E ciò grazie al vaccino, che ci ha fatto stare tranquilli". Lo ha detto il manager Eni di Caserta risultato a fine novembre il primo positivo in Italia alla nuova variante sudafricana Omicron; con lui erano risultati positivi ad Omicron anche i due figli, la moglie, la madre, la suocera e una badante.
Tutti sono sempre stati in buone condizioni di salute e oggi si sono negativizzati (tranne la suocera); già giovedì troveranno in piattaforma il certificato di guarigione dal Covid e potranno uscire. "Da domani potrò tornare a viaggiare - aggiunge il manager - ma in questi venti giorni, oltre all'angoscia e alla spada di Damocle rappresentata dai continui tamponi cui venivamo sottoposti, abbiamo potuto ritrovare la bellezza di stare tutti insieme come non accadeva da tempo".
"Per chi è abituato a viaggiare, stare venti giorni a casa non è facile, ti genera un senso di oppressione; ma c'è anche un lato positivo, vedere i miei figli quanto erano felici di avermi tutto il giorno in casa; loro sono stati bene, anche perché alla Dad ormai sono abituati. E comunque, ripeto, senza vaccino non saremmo stati mai tranquilli. Per cui spero che anche chi è restio vada a vaccinarsi" conclude il professionista.
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