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Caso Roberto Cazzaniga, i soldi del pallavolista utilizzati per un'altra truffa?

"Le Iene" tornano sulla vicenda, parlando con un uomo che ha riconosciuto nella voce di Valeria Satta quella della sua fidanzata: "A lui chiedeva soldi, a me li dava"

A "Le Iene", Ismaele La Vardera torna a indagare sul caso Roberto Cazzaniga, il pallavolista truffato per 700mila euro da una sedicente modella con cui riteneva di essere fidanzato da 15 anni. Al centro del servizio, una nuova testimonianza: quella di Massimo, un ragazzo pugliese di 25 anni, che dice di aver riconosciuto nella voce di Valeria Satta - la donna con cui anche Cazzaniga parlava a telefono – quella della sua fidanzata. A differenza di quanto successo all’ex giocatore di pallavolo, però, il giovane racconta di non aver dato soldi alla donna, ma di aver, anzi, ricevuto da lei regali, viaggi, accrediti e addirittura una proposta di automobile, per un valore superiore a 100mila euro. 

"L'ho conosciuta tramite social, mi ha commentato delle foto e abbiamo iniziato a scriverci. Si spacciava per un'altra ragazza, Chloe Madison, una modella benestante. Ha anche finto di essere stata vittima di violenza", racconta Massimo, specificando che il dialogo è partito poco prima del lockdown. "Mi ha comprato abiti, scarpe, regali ai miei nipoti tra cui una Nintendo Switch, giocattoli, un iPad, un'infinità di fiori. Quando sapeva che ero a cena in qualche posto telefonava lì e io mi trovavo il conto pagato", ricorda il giovane. "Mi ha fatto fare anche una Poste Pay dove mi versava i soldi: cento, duecento, cinquecento, mille euro, che io utilizzavo qualsiasi cosa volessi fare. In un anno mi avrà mandato tra i 70 e gli 80mila euro. Sicuramente erano i soldi rubati al povero Roberto".

Il ragazzo, totalmente all'oscuro di tutto, si dice oggi molto dispiaciuto di aver probabilmente sfruttato il denaro che Valeria Satta aveva sottratto all'ex campione di pallavolo: "Lei fingeva di essere molto benestante e che quei soldi poteva spenderli. Diceva di essere figlia e nipote di proprietari di catene di hotel, tra Italia e Londra". 

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