Patrick Zaki, tutte le tappe di un calvario lungo 22 mesi
Dopo quasi due anni di carcere, lo studente potrà uscire di prigione. La vicenda è inziata nel febbraio 2020
Dopo 22 mesi di carcere Patrick Zaki, lo studente dell'Università di Bologna, arrestato per "diffusione di notizie false", potrà uscire di prigione (anche se ancora non è stato assolto) con la prossima udienza del processo in Egitto fissata al primo febbraio. Ecco le tutte le tappe di un calvario iniziato il 7 febbraio 2020.
7 febbraio 2020 - Patrick atterra al Cairo intorno alle 4.30 di notte per quella che doveva essere una breve vacanza in famiglia prima di tornare a Bologna e proseguire gli studi nel master europeo "Gemma". In aeroporto viene fermato e, secondo le denunce di attivisti e legali, sottoposto a torture durante un interrogatorio su questioni legate al suo lavoro e al suo attivismo per i diritti Lgbt.
8 febbraio 2020 - E' il giorno della formalizzazione dell'arresto in Egitto e della breaking news che arriva anche in Italia. Il ricercatore compare a Mansura, sua città natale, in stato di arresto per un mandato di cattura emesso nel 2019. Per lui vengono stabiliti 15 giorni di custodia cautelare. Da una petizione su Change.org inizia la mobilitazione internazionale per chiederne la liberazione. Tra le accuse formalizzate: istigazione alla violenza, alle proteste, al terrorismo, gestione di un account social che punta a minare la sicurezza pubblica.
Patrick Zaki, tutte le tappe di un calvario lungo 22 mesi
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