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Firenze, coniugi uccisi e fatti a pezzi: a processo l'ex fidanzata del figlio

Shpetim e Teuta Pasho scomparvero nel 2015 e i loro corpi vennero ritrovati nel dicembre 2020 in valigie abbandonate. La donna non voleva far sapere al fidanzato di essere rimasta incinta durante la sua detenzione

Firenze, il terreno agricolo dove sono state trovate le valigie

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Elona Kalesha, 37enne cittadina albanese accusata di aver ucciso Shpetim e Teuta Pasho, suoi connazionali e genitori del suo ex fidanzato Taulant Pasho, sarà processata dal Tribunale di Firenze per duplice omicidio volontario, occultamento e vilipendio di cadaveri. I coniugi scomparvero nell'ottobre del 2015 e i loro corpi, fatti a pezzi, vennero ritrovati nel dicembre 2020 in valigie abbandonate. Il 15 febbraio 2022 si terrà la prima udienza.

La scomparsa dei coniugi Pasho, arrivati in Italia per salutare il figlio Taulant, che sarebbe uscito dal carcere di Firenze la mattina del 2 novembre del 2015, venne denunciata dalla figlia della coppia, Vitore, ai carabinieri di Castelfiorentino (Firenze), dove risiede e dove i suoi genitori sono stati sepolti.

Per gli inquirenti, il duplice omicidio probabilmente avvenne la sera prima che Taulant uscisse di prigione, nell'appartamento a Firenze, in via Fontana, che Elona aveva affittato proprio per i genitori del fidanzato. Secondo l'accusa, la 37enne avrebbe ucciso i due coniugi per evitare che rivelassero che lei aveva abortito per un figlio concepito quando il fidanzato era già detenuto.

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