Dopo sentenza corte tel aviv

Strage Mottarone, Eitan tornerà in Italia con la zia paterna il 3 dicembre

La Corte suprema di Tel Aviv ha riconosciuto la sottrazione internazionale del minore da parte del nonno materno. Il parente l'aveva portato via da Pavia l'11 settembre

Dopo la sentenza della Corte suprema israeliana dei giorni scorsi, Eitan, il bambino sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, tornerà in Italia con la zia paterna il 3 dicembre con un volo da Tel Aviv. La Corte, confermando le due decisioni delle scorse settimane di primo e secondo grado, aveva riconosciuto la sottrazione internazionale del minore da parte del nonno materno, che l'aveva portato da Pavia a Tel Aviv l'11 settembre.
 

Accolta l'istanza della zia paterna - La Corte suprema israeliana ha quindi accolto l'istanza della zia paterna Aya Biran, tutrice legale del piccolo di sei anni. Sul nonno materno Shmuel Peleg pende un mandato d'arresto internazionale con le accuse di sequestro di persona, sottrazione e trattenimento di minore all'estero e appropriazione indebita del passaporto del bambino. 

Arrestato il presunto complice del nonno - Nell'inchiesta, condotta dalla Squadra mobile pavese, era stato già arrestato con mandato europeo il presunto complice del nonno, Gabriel Alon Abutbul, bloccato a Cipro dove risiede, e scarcerato nei giorni scorsi con obbligo di firma in attesa della conclusione del procedimento di estradizione. Nell'inchiesta di Pavia risulta indagata anche la nonna materna Esther Cohen.

I nonni potranno salutare il piccolo prima della partenza - Sembra che sia già stata concessa ai nonni materni la possibilità di vedere e salutare il bambino prima della sua partenza. Eitan rientrerà a Travacò Siccomario (Pavia), dove il bimbo vive insieme con lo zio Or Nirko e alle due cugine. La famiglia paterna intende salvaguardare il più possibile la privacy e l'interesse del piccolo. 

A Milano procedimento contro la nomina di Aya a tutrice - Intanto, al Tribunale per i minorenni di Milano è in corso il procedimento sul reclamo da parte dei legali dei nonni contro la nomina di Aya come tutrice, con una serie di questioni poste dagli avvocati. Nei mesi scorsi, la zia paterna aveva già presentato ai giudici una richiesta di adozione.