Anche i brindisi di Natale e Capodanno sarebbero a rischio. A lanciare l'sos bollicine sono le aziende vinicole italiane e straniere che lamentano la mancanza, sempre a causa del Covid, di materie prime. "Mancano tappi, vetro e carta - fa sapere un produttore italiano ai microfoni di "Quarta Repubblica" - abbiamo dovuto ripiegare su una bottiglia alternativa per fare fronte a questo Natale. Le nostre bottiglie standard arriveranno solo a partire da gennaio, febbraio".
A farne le spese, però, sarà anche il portafoglio degli italiani. "Calcoliamo un aumento del 10, 15%", continua il produttore di bollicine". "Altro costo importante - fa sapere un'altra produttrice - sarà quello delle etichette prodotte di volta in volta, perché riportano tutte le diciture aggiornate. Tutti ci chiedono il pagamento anticipato mentre noi non sappiamo se venderemo".
Lo stesso discorso delle aziende vinicole italiane vale per lo champagne francese. "Il reparto delle bollicine francesi quest'anno è più che dimezzato: quasi il 70% di etichette in meno delle grandi maison", conclude un'esperta del settore.