Torna #Bastatantocosì, la campagna di Durex per la lotta alle infezioni sessualmente trasmissibili
Le nuove iniziative sono improntate all’educazione dei più giovani e hanno l’obiettivo di creare una coscienza sessuale comune
A quarant’anni dalla scoperta dei primi casi di Aids nel mondo, anche quest’anno Durex si impegna a diffondere la cultura di una sessualità sempre più responsabile e consapevole nella lotta contro le infezioni sessualmente trasmissibili, fin dai più giovani. Dopo “Sextember”, il primo mese in Italia dedicato al benessere e alla salute sessuale, Durex torna infatti nel 2021 con la terza edizione della campagna #BastaTantoCosì e con una serie di nuove iniziative, improntate all’educazione dei più giovani e alla sensibilizzazione nella lotta alle infezioni sessualmente trasmissibili, con l’obiettivo di creare una coscienza sessuale comune, fatta di gesti responsabili e di promozione dell’uso del preservativo come unico dispositivo efficace nella prevenzione delle infezioni sessualmente trasmissibili.
Per celebrare quattro decenni di battaglie nei confronti dell’infezione da Hiv, Durex ha scelto di sostenere, come main sponsor, la mostra “40 anni positivi. Dalla pandemia di AIDS a una generazione HIV free” organizzata dall’associazione Milano Checkpoint presso la Galleria dei Frigoriferi Milanesi a Milano dal 12 novembre al 5 dicembre 2021. Il percorso espositivo, partendo dall’articolo del New York Times che annunciava il primo caso identificato al mondo, dà il via a una narrazione sull’impatto sociale e sanitario di questa malattia e dell’impegno civile e scientifico nella lotta a combatterla grazie ai materiali d’archivio provenienti della Fondazione Corriere della Sera e da quelli delle associazioni milanesi particolarmente attive nella lotta contro l’Aids.
Durex ha dato il via anche a una collaborazione con Croce Rossa Italiana nell’ambito del progetto LoveREd: un’iniziativa di educazione alla sessualità e all’affettività che intende prevenire i comportamenti a rischio per la salute e promuovere il benessere emotivo dei giovani nella sfera sessuale e nelle relazioni. Il piano per lo sviluppo del progetto, ideato dalla CRI, si traduce in programmi di educazione e di sensibilizzazione rivolti ad un target principale di giovani (fascia 14 - 25 anni), accompagnati da interventi di orientamento all’accesso ai servizi dedicati alla salute sessuale. Le attività previste nell’ambito di questa partnership vedono oltre 200 Comitati Croce Rossa coinvolti che avvieranno attività formative con istituti scolastici in tutta Italia, con l’obiettivo di rendere la sessualità un argomento comune tra i giovani, di cui parlare senza imbarazzo anche tra le mura scolastiche. Durex donerà a CRI 92mila profilattici destinati ai ragazzi delle scuole e supporterà gli interventi di formazione nelle scuole con materiali didattico-informativi. Il progetto, che verrà lanciato il 1° dicembre in occasione della Giornata Mondiale contro l’Aids, rappresenta l’inizio di una comunicazione integrata condivisa sui social e di un percorso comune composto da diverse attività organizzate durante l’anno scolastico in corso con la finalità di promuovere un momento di dialogo trasparente e costruttivo coinvolgendo studenti, insegnanti e l’intera comunità scolastica.
Recentemente Durex ha presentato l’annuale Osservatorio “Giovani e Sessualità”, realizzato in collaborazione con Skuola.net. Questo studio, svolto su un campione di oltre 15mila ragazzi tra gli 11 e i 24 anni, rappresenta una fotografia sul rapporto e sulle abitudini dei giovani nella sfera intima e sessuale. Tra le principali osservazioni, un approccio sempre più precoce dei giovani al sesso, con il 42% che afferma di aver avuto il primo rapporto sessuale tra i 15 e i 16 anni, e una messa in atto di comportamenti a rischio, con meno della metà del campione (49%) che è solito utilizzare il preservativo nei rapporti sessuali, dato in netto calo rispetto al passato (57% nel 2018).
Tra i fattori che contribuiscono ad aumentare l’esposizione a questi comportamenti poco consapevoli vi è poi lo scarso confronto e dialogo sul tema. I giovani, infatti, non sembrano sentirsi a loro agio nell’affrontare questa tematica con la famiglia, con il 54% che dichiara di non parlare con i genitori di prevenzione e sesso sicuro. Tutti questi fattori insieme determinano, come risultato, che il 50% dei giovani è solito cercare informazioni sul sesso e sulla contraccezione su internet, mentre l’11% sceglie di confrontarsi con gli amici e c’è addirittura, chi sceglie di non chiedere a nessuno (8%).
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