Covid, la variante Omicron è in Italia: primo caso un paziente campano individuato a Malpensa
Identificata dall'Iss una sequenza riconducibile alla nuova variante in un paziente proveniente dal Mozambico che era risultato positivo ed era stato messo in isolamento in attesa di accertamenti
Primo caso di variante Omicron del coronavirus in Italia: l'Iss ha identificato una sequenza riconducibile alla nuova variante in un campano di rientro dal Mozambico che era risultato positivo ed era stato messo in isolamento in attesa di accertamenti. L'uomo, vaccinato con due dosi, era atterrato a Fiumicino l'11 novembre, ed erta tornato a casa a Caserta in auto. Quindi, il 15, è arrivato a Milano dove doveva reimbarcarsi per l'Africa.
Il "paziente zero" italiano, un 55enne dirigente di un'importante azienda pubblica italiana con interessi petroliferi in Africa, prima del volo è stato sottoposto a un tampone a Malpensa. Il test è risultato positivo al Covid, e quindi l'uomo è stato messo in isolamento. L'allarme di questi giorni sui viaggiatori di rientro dall'Africa australe ha acceso i riflettori sul suo caso, facendo partire riscontri più approfonditi anche sui suoi familiari conviventi, residenti nel Casertano.
Lievi i sintomi riscontrati Il Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell'ospedale Sacco di Milano ha sequenziato la nuova variante. Lievi i sintomi riscontrati: il 55enne è paucisintomatico mentre i componenti del suo nucleo familiare non accusano sintomi. Il paziente e la famiglia (cinque persone) e tutti i loro contatti sono stati subito posti in isolamento prudenziale: sono in buone condizioni di salute.
Al momento non sono stati identificati contatti positivi in Lombardia dell'uomo. Dopo Belgio, Germania ed Inghilterra, la temuta variante sudafricana è dunque anche in Italia.
Sale quindi l'allarme anche per l'Italia e gli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera dipendenti dal ministero della Salute (Usmaf) hanno inviato una nota di raccomandazione ai vettori, agli enti aeroportuali e del volo affinché si vigili sulla completa e corretta compilazione del Digital passenger locator form, ovvero i moduli per fornire informazioni sulla provenienza dei viaggiatori negli ultimi 14 giorni, con l'obiettivo di individuare eventuali arrivi dall'Africa australe passati per altri scali dopo il blocco dei voli scattato venerdì.
Si muovono le Regioni Il ministero della Salute ha anche inviato una circolare alle Regioni per invitarle a rafforzare e monitorare le attività di tracciamento e sequenziamento in caso di viaggiatori provenienti da Paesi o in caso di focolai caratterizzati da rapido ed anomalo incremento di casi e applicare tempestivamente e scrupolosamente le misure per la quarantena e l'isolamento già previste per la variante Delta. E le Regioni si stanno già muovendo.
"E' scattata la fase per andare a cercare la nuova variante. Sono stati rafforzati i controlli negli aeroporti, porti e stazioni ferroviarie", ha fatto sapere l'assessore alla Sanità del Lazio Alessio D'Amato. Al lavoro anche la Lombardia. L'obiettivo, ha spiegato la vicepresidente assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti, "è avere un sequenziamento delle nuove varianti e, nell'eventualità, avere un contact tracing molto puntuale, tutte azioni che stiamo facendo e che faremo anche con questa variante, che sembra essere molto più contagiosa di quelle precedenti e quindi dobbiamo mantenere molto alta la soglia di attenzione e attendere maggiori informazioni da parte del mondo scientifico".
La Regione Campania, ha assicurato il governatore Vincenzo De Luca, ha "tempestivamente adottate tutte le misure precauzionali e si sta procedendo al sequenziamento del virus per verificarne la natura con certezza". La Farnesina si è intanto attivata per assistere i connazionali rimasti bloccati nelle nazioni africane "isolate".