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Tim, cambio ai vertici: Gubitosi si fa da parte, deleghe a Rossi e Labriola dg

Per l'esame della proposta di Kkr nasce un comitato ad hoc

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L'a.d. di Tim, Luigi Gubitosi, fa il passo indietro che aveva preannunciato: non rassegna le dimissioni, ma rimette le deleghe al Cda. In una riunione lunga e infuocata, durata quasi 6 ore, la soluzione trovata per sbloccare il dossier Kkr è quella di affidare le deleghe che aveva come amministratore delegato al presidente Salvatore Rossi e sostituirlo nell'incarico di direttore generale con Pietro Labriola, che resterà Ceo di Tim Brasile.

Un comitato per esaminare l'offerta di Kkr Per l'esame della proposta di Kkr nasce un Comitato ad hoc in cui oltre allo stesso Rossi avrà un ruolo di rilievo Paola Sapienza, che - nominata Lead Independent Director - sarà in un certo senso il garante del mercato. Insieme ad altri tre consiglieri Paolo Boccardelli, Marella Moretti e Ilaria Romagnoli, avvieranno "tempestivamente" e con il supporto degli advisor le attività istruttorie per consentire poi al Cda di valutare la proposta del fondo Usa.

La data room potrebbe aprirsi già la settimana prossima e le 4 settimane chieste da Kkr saranno, secondo le attese, più che una classica due diligence una sorta di 'roadshow' tra le istituzioni. Secondo le indiscrezioni circolate, il progetto di Kkr prevedrebbe lo scorporo della rete per offrirla 'a termine' a Cdp dopo qualche anno, a processo completato. Ed è indicativo ricordare che fu proprio Pietro Labriola nel 2013, quando l'a.d. era Franco Bernabè, a preparare uno studio per la separazione della rete.

I nodi conti e sindacati Sul tavolo del Cda c'era anche il nodo dei conti con i rilievi portati dal collegio sindacale e dal comitato rischi che avrebbero trovato uno scostamento di qualche centinaio di milioni di euro a livello di ricavi, in buona parte legato ai risultati deludenti della partnership con Dazn ma su questo non sono emerse novità. Restano intanto sul piede di guerra i sindacati che per lunedì confermano la mobilitazione unitaria a difesa dei lavoratori di Tim, con un presidio al Mise e davanti alle prefetture di tutta Italia. L'azienda li incontrerà il primo dicembre.

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