Iss: in Italia con i vaccini evitati 22mila morti tra gennaio e settembre
Il 71% dei decessi evitati è nella fascia over 80, il 18% nella fascia 70-79. Tornano le mascherine obbligatorie all'aperto. Boom di quarantene in classe in Lombardia. In Ue nessuna zona in "verde"
Grazie ai vaccini sono stati evitati 22mila morti in Italia per Covid tra gennaio e settembre. E' quanto emerge da uno studio dell'Istituto superiore di sanità. Il 71% dei decessi evitati è nella fascia over 80, il 18% nella fascia 70-79, l'8% nella 60-79 e il 2% negli under 60. Lo studio Iss mostra inoltre come siano stati evitati in Italia 445mila casi, 79mila ricoveri e quasi 10mila ingressi nelle terapie intensive.
Le vaccinazioni in Ue Secondo uno studio dell'Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) e dell'Oms, la vaccinazione in Europa, invece, avrebbe evitato la morte ad almeno 470mila vite tra gli over 60 anni. Un numero minore di decessi evitati è stato rilevato in Paesi come Romania, Moldavia e Ucraina in cui la copertura vaccinale è stata più bassa.
Brusaferro: "Basta dubbi" Questi studi, "rilevano come le persone vaccinate abbiano un rischio molto più basso di avere conseguenze gravi dall'infezione - afferma il presidente dell'Iss, Silvio Brusaferro - Malgrado ormai non ci siano dubbi sull'importanza di questo strumento, insieme agli altri di cui disponiamo come il distanziamento e le mascherine, ancora milioni di persone non sono protette. L'invito è quindi di iniziare l'iter per chi ancora non l'ha fatto e di proteggersi con il richiamo, soprattutto se si fa parte delle categorie più fragili, le prime a cui è stata offerta questa possibilità".
In Lombardia quarantene a scuola quasi triplicate In Italia il coronavirus torna a "minacciare" l'attività scolastica. Al 21 novembre risultano essere 902 le classi in quarantena nelle scuole della Lombardia, con 15.305 alunni e 1.150 operatori posti in isolamento in quanto "contatti" di caso positivo. Sono dati quasi triplicati rispetto all'ultimo monitoraggio del 7 novembre, quando le classi in quarantena erano 370, per un totale di 6.681 studenti.
Torna l'obbligo di mascherina all'aperto Intanto in alcuni città torna l'obbligo di mascherine all'aperto. Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, è pronto a firmare l'ordinanza che prescrive l'obbligo in centro nel periodo natalizio. La disposizione, dice, sarà valida "dalla mezzanotte di venerdì fino al 31 dicembre e riguarderà l'asse dal Castello a San Babila". Stretta in arrivo anche a Bergamo, dove il sindaco Giorgio Gori intende reintrodurre lo stesso obbligo all'esterno in alcune zone della città. Nella Regione Lazio, il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza proporrà ai sindaci di sensibilizzare la cittadinanza a usare la mascherina all'aperto in situazioni di affollamento.
Friuli e Bolzano in zona gialla da lunedì: decreto Super Green pass anticipato A causa della crescita di tutti i parametri di riferimento, dall'incidenza ai ricoveri nelle terapie intensive e nei reparti ordinari, la Provincia autonoma di Bolzano e il Friuli Venezia Giulia passeranno in zona gialla da lunedì. A riferirlo sono fonti locali, in attesa che il ministro della Salute, Roberto Speranza, firmi il provvedimento. Una decisione che introdurrebbe già da lunedì i divieti per i no vax.
In Europa non c'è più nessuna regione in "verde" Nella mappa dell'Europa, dove il coronavirus ha già provocato oltre un milione e mezzo di vittime, non c'è più nessuna regione verde, anzi è il rosso il colore prevalente, che diventa scuro nell'area centro orientale, in Benelux, nei baltici e in Irlanda, secondo i dati sull'incidenza del virus tracciati dal centro per le malattie Ecdc. In Europa occidentale la situazione più critica si conferma in Germania, alle prese con decine di migliaia di contagi quotidiani, e che adesso ha oltrepassato le centomila vittime, ben 351 in 24 ore.
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