IN USCITA IL 26 NOVEMBRE

Arisa: "Dalla dance alle ballate, il mio nuovo disco è come me: erotica e romantica"

La cantante presenta a Tgcom24 il nuovo album "Ero Romantica" che esce il 26 novembre

di Santo Pirrotta

© Sara Purisol

Parte forte, con la dance. Chiude piano, con le ballate. Arisa è così, prendere o lasciare. Ora che finalmente si sente bella, a 39 anni, osa anche con la sua musica. Dai suoni ai testi, sperimenta sempre nel nuovo album, "Ero Romantica" che esce il 26 novembre e che la vede per la prima volta in veste di interprete, autrice e discografica. Non si fa mancare niente, e non lo fa mancare al suo pubblico a cui regala brani come "Maddalena" e "Cuore": "In questo disco c'è ogni parte di me, quella erotica e quella romantica", racconta a Tgcom24.

Undici brani, da "Psyco" e "Altalene" a "Ortica" e "L'arca di Noè" che arrivano dopo la partecipazione a Sanremo con "Potevi fare di più": Sono canzoni che non ho scritto tutte io, ma che mi rappresentano al cento per cento, il disco è come una playlist, un giorno mi va di emozionarmi, l'altro di gasarmi".

D'altronde Arisa era stufa di essere "solo quella che fa emozionare": "Non ero contenta, allora ho pensato di provare a fare ciò che penso, senza dare la colpa agli altri: se non ti invitano alla loro festa, allora, ho pensato, tu fanne una più grande. E invitali". Così eccolo il suo nuovo disco da indipendente per la sua etichetta "Pipshow": "Ho pensato di occuparmi di me e basta. Voglio provare a fare quello che penso. Alla fine è inutile dare le colpe agli altri...".

Un disco in cui si riconosce, con qualche piccolo compromesso come ad esempio il titolo: "Ero romantica è un gioco di parole tra 'erotica' e 'romantica'. Inizialmente il titolo era ‘Pornoromantica’, ma era un po' forte. L'album parte dall’idea di descrivere un essere umano in tutte le sue sfaccettature perché ogni tanto c’è questo grande errore di etichettare e di pensare che una persona sia solo una cosa, oppure che una cosa può escludere l’altra. Invece, una persona può essere estremamente godereccia ma anche romantica e saggia".

Il disco è diviso infatti in due parti: "A me, per prima, a volte va di ascoltare qualcosa di più entusiasmante e altre ho voglia di emozionarmi, quando ci si sente un po’ più frizzanti si può ascoltare qualcosa che ci faccia muovere, che rispecchi la parte erotica. Quando invece ci si vuole sfogare, piangere, emozionare ci si può dedicare una canzone romantica".

Alcuni brani, come "Maddalena", erano nel cassetto da quattro anni, il testo scritto al telefono con Lorenzo Vizzini parla di "12 sudditi nudi", che - puntualizza - è una metafora: "Parlo dei piccoli traumi legati all'abbandono, alle promesse non mantenute, delle fatiche non ricompensate. I maschi si lamentano delle donne, ma non siamo stronze, lo diventiamo, siamo generose e materne, ma vogliamo essere prese sul serio".

Già, gli uomini, quelli a cui Arisa è stanca di bussare alla porta: "Mi sono venuti i calli", ironizza. La svolta è arrivata anche dai social dove la cantante posta foto "osè": "Tutto quello che si trova in questo disco è fedelmente aderente a quello che si vede di me sui social o in televisione, ovvero voglia di vivere e di mettersi in gioco Ho sempre cercato di non dar fastidio, mi sono sempre vergognata di essere procace. La gente mi ha interiorizzato in modo diverso da ciò che ero, mi sono trovata in tv a parlare della mamma e delle pecore, ma non sono solo questo, ora mi sono fatta conoscere un po' di più. Oggi ho 39 anni, non ho più tanto tempo a disposizione e mi chiedo per quanto sarò ancora attraente, per questo non voglio più vergognarmi e voglio trattare il mio corpo come una cosa bella. Anche il brivido di vivere un bacio in diretta, di non sapere cosa sia, a me serve per sentirmi viva. Se mi dovessero proporre un film soft porn, ci penserei (scherza, ndr)".

E a chi la etichetta come "pazza e imprevedibile" Arisa replica che le voci le hanno sempre fatto male, l'hanno ferita come donna e artista: "Chi dice che sono 'psychò lo è più di me perché io vivo e loro giudicano, e allora di chi è il problema? Al mondo c'è un sacco di gente frustrata e cattiva che non pensa a ciò che dice e a quanto può danneggiare, io ho subìto per tanto la nomea di pazza e imprevedibile, ma non ho mai saltato un concerto o un appuntamento". A proposito, il prossimo appuntamento sarà a Sanremo?