In Alto Adige torna l'obbligo delle mascherine all'aperto, mentre nei Comuni "rossi" bar e ristoranti dovranno chiudere alle 18 e scatterà il coprifuoco dalle 20 alle 5. E' quanto prevede un'ordinanza del presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher. In Alto Adige preoccupa in particolare la situazione di alcuni Comuni, come per esempio Rodegno, dove attualmente l'8,16% della popolazione risulta positiva al Covid.
Obiettivo dichiarato della stretta è quello di frenare il diffondersi della pandemia, che in Alto Adige sta riprendendo slancio, e garantire l'avvio della stagione sciistica dopo un intero inverno con gli impianti di risalita fermi. Intervenendo con rigore nelle zone più colpite dalla quarta ondata Bolzano spera di evitare provvedimenti ancora più restrittivi, come il lockdown austriaco, e una nuova battuta d'arresto per il commercio e il turismo in vista delle festività.
La giunta provinciale ha deciso una stretta che interesserà soprattutto i Comuni 'rossi', in tutto circa una ventina, dove la pandemia sta riprendendo a galoppare dopo la tregua estiva. Priorità numero uno è quella di limitare il rischio di contagio. Scatta perciò la chiusura anticipata degli esercizi pubblici. Nei paesi il Gasthof (la trattoria) è l'amato punto di ritrovo per passare la serata tra un bicchiere di bianco e una partita di carte. I Comuni 'rossi' sono Rodengo, San Pancrazio, Caines, Vandoies, Ultimo, Martello, Castelbello Ciardes, Naz-Sciaves, Senales, Plaus, Castelrotto, Marlengo, Laion, Postal, Ortisei, Moso in Passiria, Funes, Santa Cristina Valgardena, Rasun Anterselva e Rio di Pusteria.